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Attualità | 13 agosto 2015, 19:10

Savona, Ipercoop "Il Gabbiano" tra chiusure e aperture: sono in arrivo grandi marchi

Dall’altra parte però sono molte le attività che lamentano il caro affitti richiesto da Talea che ribatte: "Molte attività non onorano gli impegni presi, cadendo in morosità"

Savona, Ipercoop "Il Gabbiano" tra chiusure e aperture: sono in arrivo  grandi marchi

Non manca il movimento all’interno del centro commerciale Il Gabbiano di Savona, tra chiusure e aperture, sono in arrivo grandi marchi. A dichiararlo il direttore del centro Gianluigi Sorriva e, dopo l’annunciato Piazza Italia che subentrerà all’ex ristorante self service A Ca Mè, sembra sbarcare un nuovo marchio, ancora top secret e in corso di trattativa.

Da Swarovski, Bata, Tezenis, Kiko, Calzedonia, Intimissimi, a Carpisa, Stroili Oro, Fiorella Runino, Prima Donna, attività oramai consolidate, nei prossimi mesi sono previste nuove aperture in prossimità di alcune chiusure. Recente è il caso del ristorante self service A Ca Mè, al quale presto subentrerà il grande marchio di Piazza Italia, mentre un’altra chiusura ormai ufficiale (il 7 settembre) è quella dell’ufficio delle Poste Italiane. Invece, nel locale che prima ospitava la banca Carisa, si è insediato Papè dove Eataly e Caffè Vergnano si uniscono nel nuovo ristorante al piano terra, attualmente vuota l’area della "Lavanderia 1h Clean" che ha lasciato il centro lo scorso 8 agosto.

Il Gabbiano di Savona ospita una sessantina di attività e, nonostante la crisi generale del commercio, il centro commerciale di Corso Ricci mantiene un buon andamento durante l’anno. Sono infatti 6,8 milioni i visitatori annuali del centro commerciale Il Gabbiamo di Savona, con una media giornaliera di 15 mila presenze. “E’ un centro commerciale che funziona, tante sono le prospettive e i movimenti all’interno del sito - afferma il direttore de Il Gabbiano, Gianluigi Sorriva - Presto infatti subentreranno nuovi e importanti marchi nazionali a partire da Piazza Italia”.

L’obiettivo è migliorare l’offerta commerciale cercando di inserire marchi importanti per avere sicurezza a livello di attrattiva del sito, che ha un bacino di 80.000 persone”, continua il direttore.

Dall’altra parte però sono molte le attività che lasciano il centro, tra le cause il caro affitti. A lamentarlo i commercianti che non riescono a far fronte agli affitti richiesti da Talea, l’agenzia che gestisce le aree del centro commerciale Il Gabbiano. Piccole e medie attività che lasciano il centro e sostituite spesso da marchi più grandi, nazionali e internazionali. Dal canto suo Talea dichiara che la “valutazione degli affitti è calcolata a seconda del giro d’affari delle attività commerciali”. Però, “noi cerchiamo di venire incontro ai commercianti ma spesso molte attività non onorano gli impegni presi, cadendo in morosità”.

Debora Geido

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