Scaduti i termini per rimuovere le gabbie per l'itticoltura pare proprio che a provvedere dovrà essere il comune di Alassio che potrà poi rivalersi sulla società che, scaduti i termini dettati dal'ordinanza del sindaco Canepa avrebbero dovuto provvedere alla rimozione delle strutture presenti al largo di Alassio.
L'attività iniziata nel 2011 pare avere avuto vita breve e, dopo alcuni tentativi di riconversione e progetti su di essa è rimasta in stato di totale abbandono tanto da spingere l'Ufficio Demanio Marittimo del Comune di Alassio a dichiara decaduta la concessione relativa allo specchio acqueo di 90 mila metri quadrati, antistante il litorale a sud di Capo Santa Croce (vedi articolo).
Finiti i "sogni" ed i progetti economici, rimane ora il problema dello smaltimento delle strutture ed i relativi costi che ne potranno derivare.