Criptovalute, cosa sono?

Questo tipo di valute sono prettamente associate ad internet, poiché utilizzano un sistema di crittografia, un processo di conversione di informazioni leggibili in un codice che non permette la loro leggibilità, per tenere traccia degli acquisti e dei trasferimenti.

La crittografia nasce dalla necessità di avere una comunicazione sicura durante la seconda guerra mondiale. Nell’era digitale si è notevolmente evoluta grazie all’introduzione di teoremi matematici e di un aumento delle connessioni sicure.

Grazie al supporto dello staff di criptovalute24.com abbiamo redatto questa guida per capire al meglio cosa sono queste criptovalute e quale è il loro apporto nell’economia mondiale odierna e futura.
La prima criptovaluta nata è Bitcoin, creata nel 2009 è ancora la più conosciuta e utilizzata nel mondo. Dopo il suo avvento, nel corso degli anni si è visto un proliferare di monete virtuali. Al momento, sono più di 1000 le valute digitali presenti nel mercato azionario di tutto il mondo.

Come funzionano le criptovalute?

La criptovalute utilizzano una tecnologia crittografata decentralizzata per consentire agli utenti di effettuare transazioni sicure e di memorizzare denaro senza la necessità di utilizzare il proprio nome o passare attraverso i servizi di una banca. Esiste un registro pubblico distribuito che si chiama blockchain, che non è altro che un record aggiornato di tutte le transazioni e dei possedimenti di chi ha questo particolare tipo di valuta.

Quali sono le più comuni criptovalute?

Bitcoin: Bitcoin è al momento la criptovaluta più utilizzata e diffusa. Il suo sviluppatore è stato Satoshi Nakamoto, una figura poco nota e che non ama essere sotto i riflettori. Ha una capitalizzazione di mercato di circa 45 miliardi di dollari a partire da luglio 2017, e ogni giorno è la scelta d’investimento di un numero sempre maggiore di persone.

Ethereum: Sviluppata nel 2015, in pochi anni è diventata la seconda valuta per eccellenza nel mercato delle criptovalute. Ha raggiunto una capitalizzazione di mercato di circa 18 miliardi di dollari a partire da luglio 2017. La sua storia è molto travagliata, poiché nel 2016 ha visto scindere in due tronconi la sua valuta, che dal quel momento è presente sui mercati con due denominazioni differenti.

Ripple: Fondata nel 2012, Ripple è un altro sistema che negli ultimi mesi ha ottenuto una forte visibilità. Ha una capitalizzazioni di circa 6,3 miliardi di dollari, e è stato utilizzato da banche del calibro di Santander e UBS per le loro transazioni. Visto il notevole interesse in questa valuta, si appresta a diventare il maggior competitor di Ethereum.

Litecoin: Litecoin è nata come antagonista diretta di Bitcoin, ma nel corso del suo sviluppo ha preso una strada a se stante per inserire una serie di innovazioni che includono pagamenti e processi transitori più veloci e sicuri. Il suo valore di capitalizzazione si aggira sui 2,1 miliardi di dollari.

Perché usare le criptovalute?

Le criptovalute sono note per essere sicure e fornire un certo livello di anonimato. Le transazioni all’interno dei loro circuiti sono molto sicure e offrono bassi tassi di spesa. Questo, rende queste valute molto affidabili ed attraenti per chi deve eseguire molte operazioni online. La loro natura decentralizzata significa che sono disponibili per chiunque, al contrario delle banche che eseguono operazioni solo esclusivamente verso le persone che hanno un conto corrente aperto presso una loro filiale.

A causa dell’alto livello di anonimato che offrono, le criptovalute sono spesso associate alle attività illegali, in particolare quando si parla di deep web. Per chi vuole investire in questo tipo di valute digitali, è importante verificare sempre il rischio a cui si va incontro. Purtroppo, in alcuni momenti della loro vita si sono visti dei forti ribassamenti della loro affidabilità, con un conseguente diminuzione del prezzo per singola moneta.