Si è tenuto nella giornata di lunedi a Carcare un seminario tematico sul riconoscimento in Unione Europea del marchio IGP per i Vitelloni Piemontesi della Coscia. L'evento organizzato dall'assessorato alle attività produttive del Comune di Carcare assieme alla Camera di Commercio della Riviera Ligure, si è svolto nella sala riunioni della SOMS in piazza Caravadossi.
Al seminario hanno preso parte il Presidente della Camera di Commercio Luciano Pasquale e al Vicedirettore del COALVI Giuseppe Franco con interventi di agronomi ed esperti del settore allevamento. Il Comune di Carcare è stato rappresentato al sindaco Franco Bologna e dal vice sindaco Christian De Vecchi.
Era il 2009 quando a Bruxelles, nelle sedi competenti dell’Unione Europea, prendeva forma un iter amministrativo per il riconoscimento del marchio IGP (indicazione geografica protetta) per i “Vitelloni Piemontesi della Coscia”. Tra i mesi di giugno e luglio del 2017, la Commissione Europea ha reso noto mediante la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale UE, il regolamento di esecuzione n°2017/703, ufficializzante l’iscrizione della pregiata carne bovina nell’elenco delle specialità alimentari tutelate dall’Unione Europea.
"Ricordiamo che l’Italia è la prima Nazione europea per certificazioni di qualità DOP/IGP con ben 293 prodotti a memoria del valore aggiunto del settore agroalimentare. Cosa significhi questo riconoscimento, per una buona fetta del Nord Ovest Italiano, è facilmente deducibile dalla lettura delle interviste e degli interventi di tutti gli addetti ai lavori che, si sono impegnati direttamente nel perseguimento di questo obiettivo", spiega il vice sindaco De Vecchi.
"Ciò che non dovrà passare inosservato a noi Liguri, in termini di future opportunità per lo sviluppo delle filiere economiche interessate, è il confine geografico tracciato sulle cartine di questo riconoscimento. L’Indicazione Geografica Protetta «Vitelloni Piemontesi della coscia» è riservata alle carni ottenute dalla macellazione di bovini maschi e femmine di razza Piemontese iscritti al relativo Libro Genealogico o figli di genitori entrambi iscritti al Libro Genealogico, di età superiore a 12 mesi, allevati e ingrassati, dallo svezzamento alla macellazione, nella zona di produzione che riguarda nella regione Piemonte le province di Alessandria, Asti, Cuneo e Torino ed alcuni comuni della provincia di Biella, di Novara, di Vercelli mentre in Liguria sono interessati alcuni comuni della provincia di Savona e di Imperia. In questo confine ci siamo dentro a pieno titolo con tutto il comprensorio delle Valli del Bormida e del Sassellese nell’entroterra di Savona e dell’entroterra dell’Albenganese e dell’Imperiese".
"Ringraziamo tutti coloro che hanno scelto Carcare e il tema del "seminario tematico" proposto, per averci onorato con la loro partecipazione. Grazie in primo luogo agli Allevatori, alle autorità tutte, alle associazione di categoria, ai consorzi liguri e piemontesi, ai giornalisti, al pubblico, all'equipe di Valbormida Formazione. Nonché tutti coloro che ho dimenticato. Grazie anche ai relatori: agronomi Giuseppe Franco, Franco Stumpo, Walter Orsi, Giovanni Minuto, Vincenzo Bertino (Confcommercio), Franco Bologna (sindaco di Carcare), Luciano Pasquale (Camere di Commercio Riviere di Liguria)", conclude De Vecchi.