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Attualità | 25 marzo 2019, 14:12

Nuove bollette dell'acqua, il sindaco di Villanova spiega cosa è cambiato

Balestra: "In poche parole, ci siamo dovuti adeguare alle nuove normative che decorrono dal 1 gennaio 2018, che comportano, nella pratica, alcuni vantaggi o svantaggi a seconda della categoria delle utenze."

Nuove bollette dell'acqua, il sindaco di Villanova spiega cosa è cambiato

Arrivano le nuove bollette dell'acqua a Villanova d'Albenga ed impazzano le richieste di informazioni da parte dei cittadini che, come spesso accade specie nei comuni più piccoli, chiedono informazioni al primo cittadini.

Afferma Pietro Balestra sindaco di Villanova: "Su richiesta di alcuni Cittadini pubblichiamo quanto inviatoci da SCA a chiarimento, per quanto possibile, della nuova bollettazione acqua.

Se sarà necessario faremo un incontro esplicativo collettivo."

Di seguito le spiegazioni sulle novità in corso come indicato al fondo della seconda pagina di ciascuna bolletta:

“Nella bolletta del 4 trimestre 2018 SCA SRL ha eseguito la prima applicazione della nuova articolazione TARIFFARIA TICSI introdotta dalla Delibera ARERA 665/2017/R/IDR DEL 28/09/2017.

Vista la citata delibera dell’Autorità, l’Ente di Governo dell’Ambito (EGA) ha elaborato la proposta di aggiornamento dell’articolazione tariffaria.

La Provincia di Savona, con deliberazione n. 75 assunta durante la Seduta del 21/12/2018, ha approvato all’unanimità dei presenti la proposta dell’EGA.

Nelle bollette successive si provvederà ad eseguire il conguaglio per l’anno 2018 sulla base di questi nuovi parametri.”


Balestra spiega:"In poche parole, ci siamo dovuti adeguare alle nuove normative che decorrono dal 1 gennaio 2018, che comportano, nella pratica, alcuni vantaggi o svantaggi a seconda della categoria delle utenze.


Per i residenti è diminuita la quota fissa trimestrale ma sono stati un po’ penalizzati i nuclei famigliari di piccole dimensioni. L’Authority ha determinato  in 18,5 mc pro capite il diritto alla tariffa agevolata all’anno, che la SCA  aveva facoltà di aumentare fino a 30 mc annuali a testa. Una bella differenza con i 100 mc annuali per 1 – 2 persone ed i 140 annuali per 3 o 4 persone residenti  o i 200 mc dalle 5 persone in poi, come è stato finora. Diciamo che una famiglia di 2 persone con 60 mc a tariffa agevolata all’anno, spenderà un po’ di più di prima…


Non esistono più per le utenze non domestiche i minimi impegnati. Si pagano solo i consumi effettivi o stimati in base al consumo medio annuale. Le categorie commerciali sono classificate in 3 fasce: C1 = consumi annuali inferiori a 200 mc – C2 = consumi annuali tra i 200 ed i 700 – C3 = consumi superiori ai 700 mc. annuali.


Le utenze tipo altri usi (diversi dai domestici e non commerciali) intestate a persone fisiche, come i magazzini, i garage ecc. hanno un bel margine di possibilità di consumo a tariffa base (200 mc/anno),  ma  le utenze relative ai garage sono penalizzate , poiché pagano una quota fissa annuale pari ad 85,00 Euro (in precedenza avevano un minimo impegnato di 40 mc all’anno da pagare in ogni caso ma con quota fissa di circa 8,00 Euro/anno) come tutte le altre tipologie di utenza, tranne l’uso domestico non residente con quota fissa pari ad Euro 100,00 annuali. Gli altri usi (non garage), più o meno sono equivalenti al passato; prima avevano un minimo impegnato obbligatorio da pagare pari a 140 mc/anno + quote fisse variabili in base al consumo effettivo annuale; circa 8,00 Euro per i consumi al di sotto dei 100 mc e circa 72,00 Euro per i consumi effettivi superiori ai 100 mc annuale."

Mara Cacace

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