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Coldiretti Informa | 06 febbraio 2020, 09:43

Spreco alimentare, Coldiretti: "Tagliare il cibo in pattumiera con la riscoperta dei piatti del 'giorno dopo'"

"Nonostante la maggiore attenzione, il problema persiste con gli sprechi dal campo alla tavola che, a livello nazionale, costano ben 16 milioni di euro l’anno"

Spreco alimentare, Coldiretti: "Tagliare il cibo in pattumiera con la riscoperta dei piatti del 'giorno dopo'"

 

Spesa più oculata e utilizzo degli avanzi per una cucina antispeco: in Liguria vanno riscoperti il piccatiglio e le tomaxelle, per cercare di ridurre ulteriormente lo spreco alimentare domestico che nel 2019 è diminuito, a livello nazionale, del 25% ma, nonostante la maggiore attenzione al problema, finiscono ancora nella spazzatura, a famiglia, alimenti per un valore di 4,91 euro la settimana per un totale di 6,5 miliardi, cifra che sale notevolmente se si considera l’intera filiera dai campi alla ristorazione.

È quanto commenta Coldiretti Liguria l’indagine di Coldiretti/Ixè contro lo spreco alimentare, dalla quale emerge che oltre la metà degli italiani (54%)ha diminuito o annullato gli sprechi alimentari adottando strategie che vanno dal ritorno in cucina degli avanzi ad una maggiore attenzione alla data di scadenza, fino alla spesa a chilometri zero, mentre quasi 4 italiani su 10 (38%) hanno invece lasciato invariato il loro livello di spreco mentre il 5% lo ha addirittura aumentato nonostante la forte sensibilizzazione sul tema che ormai coinvolge la società a tutti i livelli.

“Nonostante la maggiore attenzione – affermano il Presidente di Coldiretti Liguria Gianluca Boeri e il Delegato Confederale Bruno Rivarossa -  il problema persiste con gli sprechi dal campo alla tavola che, a livello nazionale, costano ben 16 milioni di euro l’anno. Piccoli accorgimenti possono però fare la differenza: fare la lista della spesa, leggere attentamente la scadenza sulle etichette, verificare quotidianamente il frigorifero dove i cibi vanno correttamente posizionati, effettuare acquisti ridotti e ripetuti nel tempo, privilegiare confezioni adeguate, scegliere frutta e verdura con il giusto grado di maturazione e preferire la spesa a km 0 e di stagione presso i mercati di Campagna Amica Liguria,  possono dare una risposta concreta al problema. E in questo contesto è bene anche riscoprire ricette, che non sono solo un’ottima soluzione per non gettare nella spazzatura gli avanzi, ma aiutano anche a non far sparire tradizioni culinarie del passato secondo un’usanza molto diffusa che ha dato origine a piatti diventati simbolo della cultura enogastronomica locale. In Liguria un piatto nato come antispreco e diventato poi simbolo del territorio è la Cima alla genovese, ma non vanno dimenticati il piccatiglio, un antichissimo piatto dell’entroterra a base di carne e le tomaxelle specialità povera, che consiste in involtini di carne cotti nel “tocco alla genovese” .

Comunicato stampa

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