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Agricoltura | 27 giugno 2025, 09:50

Florovivaismo, Coldiretti Savona: "Record nazionale a 3,3 miliardi"

"Ora più competitività grazie allo stop al contributo ambientale sui vasi"

Florovivaismo, Coldiretti Savona: "Record nazionale a 3,3 miliardi"

Un settore strategico del Made in Italy come il florovivaismo ha raggiunto nel 2024 un fatturato record di 3,3 miliardi di euro, e potrà ora affrontare con maggiore competitività le sfide del mercato grazie allo stop all'applicazione del Contributo Ambientale previsto per gli imballaggi in plastica (CAC) per fiori e piante, indipendentemente dal loro spessore. Una vittoria ottenuta da Coldiretti e Filiera Italia, che restituisce ossigeno a un comparto fondamentale per l’agricoltura nazionale e cruciale per territori come quello savonese.

Nella piana di Albenga, la filiera florovivaistica rappresenta una vera eccellenza produttiva con oltre 800 aziende coinvolte, 2.500 occupati e una produzione annuale che supera i 150 milioni di vasi, in un sistema fortemente orientato all’innovazione e alla sostenibilità.
Lo stop al CAC – già recepito nel nuovo Regolamento UE 2025/40 sugli imballaggi – riconosce finalmente ai vasi il ruolo di beni strumentali alla coltivazione, escludendoli così da oneri ingiustificati che ne avrebbero colpito la redditività.

“Il record nazionale è motivo di orgoglio per tutto il settore”, affermano Marcello Grenna, Presidente di Coldiretti Savona, e Antonio Ciotta, Direttore Coldiretti Savona. Lo stop al CAC è una misura fondamentale, che premia l’impegno delle imprese florovivaistiche e consente loro di continuare a investire in qualità e tecnologia senza subire un ulteriore aumento dei costi. La filiera dedicata alle piante in vaso della Piana di Albenga è un motore economico della nostra provincia, e merita politiche di sostegno chiare e coerenti”.

Questa esenzione è la prova concreta che la rappresentanza funziona quando è autorevole. Grazie al lavoro di Coldiretti si è riusciti a evitare un colpo durissimo a un settore che produce bellezza, lavoro e valore aggiunto per tutto il territorio. Concludono Grenna e Ciotta: “Ora dobbiamo continuare a difendere e valorizzare il nostro florovivaismo, anche sui mercati esteri, puntando su tracciabilità, sostenibilità e innovazione”.

Redazione

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