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Eventi | 10 febbraio 2020, 19:05

La band degli Ars Populi: "Le nostre canzoni, storie di emigranti e di emarginazione"

Giovanni La Grotteria, chitarrista savonese e professore di musica alle Medie di Finale Ligure, ci spiega come è nato il progetto

La band degli Ars Populi: "Le nostre canzoni, storie di emigranti e di emarginazione"

Si intitola “Cervelli in fuga” e reca come sottotitolo “Canzoni per l’Italia che se ne va”, lo spettacolo in programma per il 22 febbraio alle 21 nel teatro del Mutuo Soccorso di via Santa Lucia 14 a Imperia. La band degli Ars Populi, formata dal chitarrista e cantante Giovanni La Grotteria, dal pianista Guido Bottaro, dal bassista Giovanni Palmas Cotogno e dal tastierista Marco Lace, presenta un concerto nel quale, come in un concept album, tutte le canzoni sono legate tra loro dal fil rouge di storie di emigrazione e di abbandono dell’Italia alla ricerca di migliori fortune all’estero. Alle spalle della formazione, su un maxischermo, scorrono dati eloquenti sulle migrazioni “di ieri e di oggi” in Italia.

Il fatto che questo evento si svolga a Imperia ha un forte significato simbolico: quanti sanno, per esempio, che la provincia di Imperia è la seconda dopo Bolzano in tutta l’Italia per partenze verso l’estero? Nel 2019 hanno lasciato i nostri luoghi per reinventarsi altrove ben 38 imperiesi ogni diecimila abitanti. E considerando che Ventimiglia, zona di confine, è stata spesso sotto i riflettori per il transito degli immigrati dall’Italia alla Francia, quanti sanno che mediamente ogni anno l’Italia intera “esporta emigranti” per un 25% in più circa rispetto agli stranieri in arrivo nel nostro paese?

“Cervelli in fuga” è uno spettacolo nato due anni fa, pubblicato sotto forma di album da Hive Records (l’etichetta discografica dello Studio di registrazione Maia di Genova) e gode del patrocinio dell’Arci, dell’Acli, dell’Università di Genova e del CISEI (il Centro Studi sull’Emigrazione in Italia).

Con grande gusto, classe e stile la band racconta storie di vita vissuta, presentando una forte personalità nei testi e nelle musiche, che sicuramente rende propria la lezione del miglior cantautorato italiano, dall’ironia stralunata di Lucio Dalla al sarcasmo tagliente di Paolo Conte, e con arrangiamenti figli della stagione d’oro del rock progressivo italiano, quello di Pfm e Banco del Mutuo Soccorso, per intenderci.

Giovanni La Grotteria è savonese e insegna musica in una scuola di Finale Ligure. Ha scelto però di inserire in un certo senso anche una finalità “didattica” nelle sue canzoni, ed è questo che ha portato alla nascita di un progetto come Ars Populi. Il cognome La Grotteria, tipico dell’area di Monterosso Calabro (località che negli anni ha visto un fortissimo flusso migratorio verso la Liguria) rivela già una “savonesità di seconda generazione” ed infatti il debutto di Ars Populi avvenne con “A stra’ de casa”, uno spettacolo che ha vantato diversi anni di repliche, incentrato sulla storia dei calabresi al Nord, impreziosito anche da citazioni letterarie di poeti calabresi di metà ‘800.

Un’altra tappa del percorso culturale di Ars Populi recava il titolo di “Costruttori di Babele”: una ricerca condotta insieme all’antropologo Gabriele Mina su artisti dediti alla realizzazione di opere d’arte con il materiale di riciclo in varie zone d’Italia. L’esibizione dal vivo si avvaleva dell’apporto del Corpo Bandistico di Arenzano, formato da 32 elementi.

La scelta del Teatro del Mutuo Soccorso è legata al fatto che, tra altre strutture analoghe chiuse o in restauro, è oggi l’unico teatro imperiese attivo e fruibile. Altre date dello spettacolo saranno programmate nel savonese nei prossimi mesi e verranno presto rese note.

Alberto Sgarlato

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