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Attualità | 24 marzo 2020, 10:10

Coronavirus, Costa Luminosa a Savona. SILP CGIL - UIL Polizia: "Personale di Frontiera devastato dalle ore impiegate e dai rischi che deve affrontare"

"E’ incredibile che una questione che riguarda l’Italia venga gestita in questo modo"

Coronavirus, Costa Luminosa a Savona. SILP CGIL - UIL Polizia: "Personale di Frontiera devastato dalle ore impiegate e dai rischi che deve affrontare"

"Personale allo sbaraglio e allo stremo delle forze sulle cui spalle è appesa la vita di una città e di un Paese. E’ incredibile che una questione che riguarda l’Italia venga gestita in questo modo. La Polizia di Frontiera è letteralmente devastata dalle ore impiegate e dai rischi che deve affrontare, insieme alle altre unità impiegate, per gestire in sicurezza una bomba biologica che, ora dopo ora, rischia di devastare un’intera Regione" commenta in una nota la Federazione SILP CGIL - UIL Polizia Segreteria Provinciale Savona in merito alla presenza della Costa Luminosa nel porto del capoluogo di provincia causa Coronavirus. 

"Inaccettabile che il personale della Polizia di Frontiera venga impiegato in queste condizioni e senza una precisa organizzazione. Pochi operatori, sempre gli stessi ed anche per oltre dodici ore di lavoro giornaliere, che per di più lavorano al di fuori dei criteri dell’alternanza previsti dal Dipartimento della Pubblica Sicurezza. Infatti da sabato mattina sono su per giù sempre gli stessi". 

"Si conosceva la situazione, c’è stato il tempo per organizzarsi e la salute è per tutti uguale. Non si può accettare però che i poliziotti preservino la loro salute dopo oltre dieci/dodici ore di lavoro continue. Questo, intendiamo, lo diciamo con rispetto verso i tanti, sanitari in primis, che stanno lavorando da settimane per salvare il Paese. Quello che non accettiamo è che qua la situazione era nota, da tempo, e quindi non la si può affrontare senza pensare di programmare turni adeguati. Senza pensare che il personale abbia diritto di riposare, senza pensare che il personale debba provvedere a sostituire i DPI (dispositivi di protezione individuale, ndr), senza pensare che la stanchezza abbassa anche le difese immunitarie e che il lavoro che dovevano affrontare comportava altissimi rischi per la loro salute". 

"Tutto questo è inaccettabile, soprattutto per rispetto di chi, in queste settimane, sta affrontando emergenze vere, imprevedibili, e compie miracoli!" conclude. 

Comunicato stampa

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