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Politica | 24 settembre 2011, 18:39

Regione, recupero terreni abbandonati a favore di cooperative sociali per svantaggiati e disabili

Verso un riordino fondiario d’intesa con proprietari e comuni

Regione, recupero terreni abbandonati a favore di cooperative sociali per svantaggiati e disabili

La Regione Liguria sta lavorando a un progetto  per recuperare e rivalorizzare i terreni incolti e abbandonati. Per dare slancio all’agricoltura e combattere il degrado ambientale assegnandoli a cooperative sociali e per favorire l’occupazione giovanile, l’inclusione di  lavoratori svantaggiati e disabili psichici.
Lo ha detto l’assessore all’agricoltura Giovanni Barbagallo nel corso della conferenza stampa di presentazione di “Fattorie Didattiche Aperte”, in mattinata, a Ranzo, nell’entroterra imperiese.

“Un progetto-aggiunge l’assessore- che avrà bisogno della collaborazione dei comuni per trovare tutti gli strumenti tecnici e  amministrativi per superare le problematiche di ordine giuridico e amministrativo e trovare il modo, in molti casi, di ricomporre inestricabili puzzle di proprietari dei terreni”.

Percorso non facile, per una regione come la Liguria, con appena il 10% di terre realmente coltivabili, un diffuso spezzettamento fondiario delle proprietà, lo stato di abbandono di molte aree. Con una dotazione complessiva di sei milioni di euro, di cui 1,400 milioni destinati alla Liguria, il progetto europeo Marte+ (acronimo di Mare, ruralità e terra) è un importante sostegno dell’economia rurale, nel senso più ampio del termine, che comprende le attività produttive agricole, la pesca, l’acquacoltura e i servizi collegati a questi comparti, a cominciare dal volano economico del turismo e dell’innovazione.

Interventi a cominciare da quelli , avviati dall’assessorato regionale all’Urbanistica, nelle aree più difficili del territorio ligure , le cosidette aree agricole “periurbane” alla periferia delle città, dove spesso l’agricoltura è praticata su terreni di risulta investiti dal decentramento metropolitano , con una conflittualità nella gestione degli spazi e scarsi strumenti di pianificazione.

Barbagallo ha poi anticipato che nel corso del confronto in commissione consiliare, al disegno di legge della giunta regionale sulla “filiera corta”,a sostegno delle produzioni agricole regionali tipiche e di qualità, si sono affiancate altre tre proposte di legge di Pdl, Lega Nord e Idv.

“Segno che la giunta Burlando si è mossa nella giusta direzione, che la questione è sentita da tutti, ci auguriamo di arrivare presto, entro la fine dell’anno o nei primi mesi del 2011, a un testo unificato e condiviso”, ha detto Barbagallo.

com.

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