Savona, viaggio alla scoperta dei "paesi fantasma" della provincia

Il fenomeno dei “paesi fantasma” in Italia non è cosi raro come si potrebbe pensare, anzi, secondo una recente stima dell’Istat, sarebbero più di 6000 i borghi abbandonati da nord a sud.

Le cause possono essere molteplici, di tipo sociale, come il fallimento dell'economia locale e/o l'esodo della popolazione verso zone economicamente più favorevoli, o conseguenti a guerre o calamità naturali.

Nella provincia di Savona, il capostipite di questa categoria è senza dubbio il vecchio borgo di Balestrino. I ruderi del paesino sono meta di escursionisti e turisti che vengono ad ammirare un luogo che è testimonianza vivente e attiva dell’ Italia che fu. Il borgo fu abbandonato una cinquantina di anni fa a causa di un forte dissesto idro-geologico, infatti, si pensava che la collina su cui poggiava il paese sarebbe franata nel corso di pochi decenni se non di pochi anni. Nel 2008 è stato girato nei vicoli il film "Inkheart. La leggenda di Cuore d’Inchiostro"

Un'altra località fantasma è il piccolo centro abitato di Cravarezza, frazione di Calice Ligure. Il borgo era un centro economico molto importante per la popolazione locale grazie alla miniera di grafite situata li vicino.  Con la chiusura di quest’ultima, agli inizi degli anni sessanta, il paesino fu abbandonato e lasciato al suo triste destino.

In Valbormida è presente il villaggio fantasma di Osiglia vecchia. Il borgo ha origine medievale ed è costituito da un castello intorno alla quale si era sviluppato il paese. Alcune abitazioni, costruite un po’ più a valle, furono abbandonate nel 1938 a causa della costruzione della costruzione della diga. Quando il lago viene svuotato si assiste allo splendido spettacolo della riemersione delle vecchie abitazioni; l’ultima volta è avvenuto nel lontano maggio del 2006 e dovrebbe avvenire ogni dieci anni. Osiglia vecchia rientra in quella schiera piuttosto nutrita di paesi italiani sommersi in seguito alla costruzione di dighe.