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Savona | 29 novembre 2014, 09:30

Low Light: tutto il calore dei Pearl Jam

Una fedelissima tribute-band che sembra provenire direttamente da Seattle

Low Light: tutto il calore dei Pearl Jam

Chi non conosce i Pearl Jam? Inseriti fin da subito, agli albori degli anni ’90, nel calderone del grunge, in realtà i Pearl Jam hanno un sound tutto loro e immediatamente riconoscibile, lontano dalla veemenza post-punk dei Nirvana e dal metal granitico dei primi Soundgarden, per citare due nomi appartenenti alla stessa scena. I Pearl Jam sono più debitori verso la grande scuola americana, quella di Neil Young e, in qualche modo, persino di Bob Dylan.

I Pearl Jam sono una delle bands più rappresentative della storia musicale degli ultimi due decenni, eppure in Italia trovare un tributo dedicato a loro sembra un’impresa ardua. Ma la provincia di Savona, come abbiamo già avuto modo di esplorare in questa rubrica, sembra la terra dei tributi inconsueti! La scena musicale nei nostri comprensori è talmente eclettica e raffinata da far sorgere gruppi che si dedicano alle proposte musicali più ricercate. E in questa scena si inseriscono i Low Light, una formazione nata attorno a musicisti di Albenga, Alassio e Loano che ha già ampiamente dimostrato la propria perizia nel ricreare le sonorità, le atmosfere, il “mood” di questa band di Seattle. E se i Pearl Jam sono ormai sulla scena da oltre vent’anni, i loro eredi liguri possono comunque vantare una carriera decennale! Un decennio che ci viene raccontato in questa intervista da Matteo Pellissero, il vero e proprio “Eddie Vedder ligure” che da sempre è alla guida di questo progetto musicale.

 

1.      Cominciamo dalle origini: in mezzo a tutto questo proliferare di tributi a Ligabue, Vasco, Litfiba e simili, come nasce l’idea di dar vita a una proposta così atipica, inconsueta e raffinata come quella di omaggiare i Pearl Jam? 

La scelta di rendere omaggio ai Pearl Jam è stata frutto di un benevolo caso, che ha fatto incrociare me e Lorenzo. Lui è sempre stato un grande fan di Vedder e soci, io per loro ho sempre avuto una profondissima venerazione; era ovvio che da questo incontro sarebbe nato un omaggio a una delle rock bands più importanti e influenti degli ultimi 20 anni... e così è stato. Focalizzandoci unicamente sull'aspetto musicale del "tributo", niente camicie di flanella obbligatorie o cose del genere, l'obiettivo è sempre stato quello di rendere quelle canzoni il più "nostre" possibile, non una cover uguale all'originale presente su disco, ma piuttosto una versione il più possibile vicina a quella che è la resa "live", il più emozionale e diretta possibile.

2.      So che nel 2015 celebrerete il decennale di attività: ricostruite per i Lettori di Savonanews questo percorso, con i suoi momenti più belli, più importanti, più emozionanti e con tutto ciò che ricordate con piacere.  

Eh già! In realtà, il nostro primo concerto risale al marzo del 2006, ma la scintilla fatale è scoccata nel 2005 quindi abbiamo deciso di anticipare un po' i tempi, eheheh... Momenti da ricordare? Sono tantissimi. Ci sono quasi cento concerti all'attivo, spesso fuori dalla Liguria, e per ognuno c'è un volto, una voce che canta la stessa canzone che stai cantando sul palco, qualcuno che si lascia andare a una schitarrata immaginaria, ore di chiacchierate post-concerto, sorrisi, gesti. Sicuramente un posto come ARCI Taun a Fidenza merita una menzione d'onore, se non altro perchè a ora detiene il primato di pubblico più caldo, di concerto più lungo (3 ore, roba davvero da Pearl Jam) e ha gestori così appassionati da essere diventati nel corso degli anni nostri amici fraterni, una seconda famiglia.  A parte questo però sarebbe veramente difficile preferire l'uno o l'altro concerto; sarebbe come buttare lo sguardo in una valigia piena di bellissime polaroid, fare una scelta sarebbe assolutamente impossibile...

3.      Chi sono i musicisti che fanno parte (o hanno fatto parte) dei Low Light? 

I Low Light oggi sono Lorenzo al basso, Andy alla chitarra ritmica, Simone a quella solista, Bonfi alla batteria, e me alla voce (e alla chitarra ritmica, qualche volta). We're a happy family, non c'è che dire! Certo, nel corso di questi dieci anni abbiamo cambiato diversi elementi; Gil, Nikki, Maurone, Alessandro... loro sono però più che semplici ex-componenti di una band. Sono parti indispensabili di un percorso che senza di loro semplicemente non sarebbe in alcun modo stato possibile. This note's for you!

4.      Abbiamo esplorato fin qui il passato. Ora chiudiamo con il futuro dei Low Light: progetti, ambizioni e sogni nel cassetto.

Progetti? Date, tantissime date.  Il "Low Light 10" inizierà il 13 dicembre con una sorta di "prova generale" al Bar Racer's di Mignanego (GE) e continuerà il 10 gennaio al Dante di Acqui Terme e poi di nuovo a Genova, al 261, a fine febbraio. Ma il calendario è in continua evoluzione e sembra che avremo pochissimi weekend liberi da qui a maggio. Ambizioni? Quella di continuare con la stessa tenacia e passione, per altri dieci anni almeno... Sogni nel cassetto? Una data acustica in un teatro, sarebbe una candelina magnifica...

Alberto Sgarlato

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