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Attualità | 31 maggio 2015, 11:00

Apertura della macelleria hallal a Loano, Enpa:"Animale ucciso senza stordimento: una crudeltà"

"Secondo l'Enpa non è accettabile che in uno stato laico e civile siano ancora ammessi metodi che urtano la sensibilità della maggior parte degli italiani"

Apertura della macelleria hallal a Loano, Enpa:"Animale ucciso senza stordimento: una crudeltà"

 

"La notizia dell’apertura in provincia di una macelleria islamica a Loano, dopo Savona e Cairo, che venderà carne “halal” si aggiunge alla tristezza dei volontari della Protezione Animali savonese per l’ammissione, anni fa, di tale carne anche nelle mense scolastiche per i giovani di origine araba, ad Albenga e Sarzana".  L'Enpa di Savona interviene sull'apertura della macelleria "Sara" "hallal" a Loano.

 “La carne “halal” (come la kosher ebraica), spiega l’Enpa, si ottiene mediante il taglio della gola, con un coltello affilato, di un animale perfettamente cosciente. Inutili, e spesso non applicate, le raccomandazioni del Corano, che prescrive che l’animale deve essere trattato con dolcezza in un ambiente pulito e lontano da altri animali: muore dissanguato esattamente come avviene nella macellazione “occidentale” ma senza alcun tipo di stordimento preventivo, come invece avviene nel nostro paese”.

Eppure, prosegue l’associazione animalista, i precetti islamici non vietano di stordire preventivamente l’animale ma chiedono soltanto che non sia ferito, per evidenti  motivi igienici; tale preventivo stordimento viene interpretato come una “ferita” ma da sempre meno comunità  musulmane, al punto che in molti paesi europei (Germania, Danimarca, Norvegia, Austria) ma anche nei più popolosi paesi islamici al mondo (Indonesia e Malaysia) lo stordimento preventivo è accettato dalle autorità religiose islamiche. Purtroppo in Italia, proprio sfruttando tale errata interpretazione del Corano,  si è formata una fiorente catena di macellerie islamiche che basano la loro esistenza proprio sulla carne “halal”, soprattutto a danno di capre, pecore e montoni, spesso provenienti dall’Australia e dalla Nuova Zelanda".

Purtroppo, prosegue l’Enpa, le norme italiane ammettono deroghe alla macellazione per motivi religiosi; ma secondo l’ENPA non è accettabile che in uno stato laico e civile siano ancora ammessi metodi che urtano la sensibilità della maggior parte degli italiani: l'integrazione con i popoli e il rispetto per le altre culture e tradizioni non possono giustificare la richiesta di derogare a leggi che tutti dovremmo essere chiamati a rispettare”.

L’ENPA, che comunque persegue il vegetarianesimo ed il veganesimo, spera che i cittadini italiani che mangiano carne non l’acquistino nelle macellerie islamiche e che queste ultime incrementino i menu vegetariani di cui è ricchissima la cucina araba.

 

r.g.

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