![Festival delle storie di Savona "ZeroDiciannove", dal 2 al 5 maggio la seconda edizione](https://www.savonanews.it/typo3temp/pics/F_a29f68a6dd.jpeg "Festival delle storie di Savona "ZeroDiciannove", dal 2 al 5 maggio la seconda edizione")
Parte questa sera la decima edizione della festa dell’agricoltura a Garlenda.
Prodotti tipici del territorio che vanno dal pesto con il basilico di Albenga, al pomodoro cuore di bue passando naturalmente per la zucchina trombetta e l’asparago violetto, quest’anno, inoltre, ci si spinge fino alla provincia di Imperia con i prodotti provenienti anche da quel territorio.
Ogni sera apertura alle ore 19.30 degli stand, della cucina tipica ligure e a seguire musica per tutti i gusti che animerà le serate fino a domenica 2 agosto.
Un'edizione dove, tra l’altro, il progetto nazionale "La Spesa in Campagna" sarà in primo piano grazie alla presenza di numerose aziende liguri che hanno aderito a questa iniziativa.
A parlarne ai microfoni di Radio Onda Ligure 101, Mirko Mastroianni, presidente di Cia Savona che afferma "Quest'anno riconfermiamo la presenza dei prodotti del territorio, abbiamo anzi allargato l’iniziativa con prodotti tipici della provincia di Imperia, mentre abbiamo eliminato alcuni piatti che abbiamo giudicato poco tipici. Una novità che merita una nota particolare è, poi, l’inserimento della prescinseua” .
Una festa che mira a valorizzare e promuovere i prodotti del territorio e lo fa trasformandoli nei piatti tipici della tradizione, afferma Mastroianni “Noi rappresentiamo gli agricoltori e l’agricoltura da’ da mangiare al mondo, questa è la strada per sviluppare questo settore. Il prodotto locale si trasforma nel piatto della tradizione e, da questo connubio nasce la promozione, diventa facile trasformare quindi l’assaggio e il piacere in un contatto con il territorio ”
Tradizione e gusto, ma anche tecnologia e studio, questo è oggi l’agricoltura anche grazie ad un avvicinamento crescente dei giovani a questo settore “I giovani stanno tornando all’agricoltura specie nelle famiglie che hanno già una tradizione agricola. Lo fanno, però, in un’ottica innovativa, studiando e acquisendo le capacità di muoversi nel mondo e di rimanere sempre al passo con i tempi”. conclude Mastroianni
Mara Cacace