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Politica | 01 febbraio 2016, 12:32

Caso Battaglia, M5S: "Teatrino di Forza Italia e Pd per impedire al Movimento di vincere le elezioni"

"Il presunto affaire Battaglia è stato, dunque, montato ad arte: che figura avrebbe fatto a presentarsi come candidata del Pd, lavorando come dirigente a contratto in Regione in quanto nominata dal forzista Toti come suo primo atto?"

Caso Battaglia, M5S: "Teatrino di Forza Italia e Pd per impedire al Movimento di vincere le elezioni"

Caso Battaglia, candidata alle comunali di Savona e trasferita da poco nel suo ruolo in regione. A sollevare dubbi su questo spostamento è il Movimento 5 Stelle.

"Le definizioni si sprecano per raccontare il fresco trasferimento della funzionaria regionale e candidata del Partito Democratico a Savona. La realtà è che non esiste nessun caso. Siamo di fronte all’ennesimo teatrino creato ad arte da Forza Italia e Pd con un unico, preciso, obiettivo: impedire al MoVimento 5 Stelle di vincere le elezioni comunali savonesi".

Precisano i grillini "Forse sarebbe il caso chiarire che Cristina Battaglia non è un funzionario regionale con idee di sinistra, rectius Pd, vessata dal “cattivo” Presidente forzista Toti a causa del suo impegno politico: questo è il messaggio che il Partito Unico vuol far passare ai cittadini, specie quelli savonesi, per restituire “verginità politica” e smalto alla candidatura del Pd, reduce dalla disastrosa gestione Berruti.

Continuano "Per capirlo basta guardare con attenzione quanto è avvenuto nell’ultimo anno. Nel 2011 l’allora governatore Claudio Burlando assume come dirigente con contratto a tempo nel Settore Ricerca la dottoressa Cristina Battaglia, che all’epoca lavora al CNR come ricercatrice". Ecco iniziare a ricostruire il percorso "Nel 2015 il contratto scade e la Giunta Burlando indice una nuova selezione per il posto ricoperto da Battaglia. E chi è l’unico candidato per quel posto? Ovviamente la stessa Battaglia, che tuttavia non riesce ad essere nominata in tempo prima della fine del mandato".

"Nel frattempo il centrodestra vince le elezioni regionali. E, prima ancora che la nuova Giunta si insedi ufficialmente, Toti ha già approvato gli esiti della selezione poiché il contratto della dirigente, ben nota attivista Pd, scade il 30 giugno 2015, ma, soprattutto – secondo i rumors regionali – perché glielo avrebbe chiesto lo stesso Burlando come favore personale."

Ed ancora "Il tutto nonostante il “mal di pancia” di Edoardo Rixi, che, tuttavia, una volta nominato assessore con delega alla Ricerca, vota senza fiatare la delibera di ratifica degli atti del Presidente Toti, inaugurando quella politica del “piatto di lenticchie” che nei mesi successivi diventerà il marchio di fabbrica della Lega Nord ligure".

"All’epoca Toti ben conosceva l’impegno politico della dottoressa Battaglia e l’ha comunque confermata, come ha confermato altri uomini e donne di assoluta fiducia di Burlando e della sua Giunta, mantenendoli in posti chiave: Morich al Bilancio (nonostante il suo coinvolgimento nel buco di 103 milioni di euro di ARTE Genova), il segretario generale Laiolo, persona di fiducia di Burlando e legata a Paita (rimpiazzata solo a metà ottobre con Paolo Emilio Signorini) e Tomiolo all’Urbanistica." Ecco il "complotto" dunque "La conferma di Battaglia si inserisce in un tacito accordo del Partito Unico proseguito oggi con il trasferimento al Settore Affari Europei. E subito i trombettieri del Partito Democratico hanno cominciato a gridare alla discriminazione, al carattere punitivo della decisione. Ma qui non c’è alcuna punizione. Anzi.

"Piuttosto bisognerebbe domandarsi se il trasferimento è legittimo, dal momento che Battaglia ha “vinto” la selezione per un posto e, dopo sette mesi appena, viene assegnata ad un altro. Ma questo è un problema di cui dovrà occuparsi Signorini, l’alto burocrate statale assunto da Toti con uno stipendio di oltre 200mila euro all’anno.

Continuano i grillini "Il presunto “affaire” Battaglia è stato, dunque, montato ad arte per dare visibilità e credibilità alla neo candidata sindaco di Savona: che figura avrebbe fatto a presentarsi come candidata del Pd, lavorando come dirigente a contratto in Regione in quanto nominata dal forzista Toti come suo primo atto?". E sul presidente "A Toti, del resto, Savona interessa poco; da tempo porta avanti una politica rinunciataria ed è disposto a prendersi le briciole e a consegnare Palazzo Gavotti agli “acerrimi amici” del Pd, pur di fermare il MoVimento 5 Stelle. Ma ai cittadini di queste camarille cosa importa e che ne viene? Nulla. Anzi, solo danni, come nel caso del bitume, su cui il Partito Unico ha fatto cadere il silenzio, alla faccia dei rischi per la salute dei savonesi."

"Insomma, Cristina Battaglia non è una vittima di Toti, ma ne è stata beneficiata. E Toti non è il suo carnefice ma il consapevole benefattore: tanto sul piano lavorativo quanto politico. Piuttosto, tutto ciò ha il sapore di una riedizione delle tristemente famose primarie Pd vinte da Paita, con la complicità di ampi settori del centrodestra." Concludono 

rg

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