“La commissione parlamentare di inchiesta sul ciclo dei rifiuti ha finalmente riconosciuto che in Liguria c’è un’emergenza che evidentemente la passata Giunta regionale non vedeva. Per questo l’attuale Giunta, appena insediata, ha approvato una nuova legge dei rifiuti che incentra tutto sul recupero di materiale e sulla raccolta differenziata, in quanto la percentuale raggiunta oggi in Liguria del 35% è inaccettabile nel 2016, non solo rispetto alle regioni del Nord, ma italiane e rispetto agli obiettivi previsti dalla normativa che ci imponevano di raggiungere percentuali molto diverse già nel 2012”. Lo dice l’assessore regionale all’ambiente Giacomo Giampedrone intervenuto quest’oggi alla presentazione della relazione della Commissione parlamentare d’inchiesta sul ciclo dei rifiuti in Liguria.
“Oggi – ha detto Giampedrone – è il momento di fare scelte non più rinviabili, sia sul fronte della raccolta differenziata, sia dell’impiantistica, per arrivare a trattare in casa almeno il rifiuto organico, una volta differenziato. E’ quello che ci siamo proposti con la nuova legge approvata appena insediati: dando ai territori obiettivi di recupero dei materiali e non solo di raggiungimento della raccolta differenziata che in questi ultimi anni è rimasta colpevolmente ferma al palo”.
“I sindaci dovranno fare uno sforzo eccezionale – ha sottolineato l’assessore – E se a levante e a ponente ci si sta muovendo, a metà febbraio infatti verrà inaugurato a Cairo Montenotte il primo biodigestore in Liguria. Non così a Genova, dove Amiu, Città Metropolitana e Comune devono sedersi intorno a un tavolo e fare delle scelte per arrivare a risultati concreti”.