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Attualità | 07 giugno 2016, 18:15

Anpi "Siamo stati oggetto di una campagna denigratoria con provocazioni ed intimidazioni"

Arrivano i chiarimenti "Dopo la decisione di schierarsi per il NO alla revisione costituzionale e per il SI all'abrogazione della legge elettorale “Italicum” gli attacchi. Ora ci aspettiamo Rispetto"

Anpi "Siamo stati oggetto di una campagna denigratoria con provocazioni ed intimidazioni"

"Dopo la decisione di schierarsi per il NO alla revisione costituzionale e per il SI all'abrogazione della legge elettorale “Italicum”, l'ANPI è stata oggetto di una vera e propria campagna denigratoria, che non ha risparmiato provocazioni, intimidazioni e falsità." Affermano dall'Anpi

Si precisa poi "a tale proposito riteniamo doveroso precisare:

-che l'ANPI, come recita l'art. 2 del suo Statuto, «ha lo scopo di [...] concorrere alla piena attuazione, nelle leggi e nel costume, della Costituzione Italiana, frutto della Guerra di Liberazione, in assoluta fedeltà allo spirito che ne ha dettato gli articoli», e già in passato si è impegnata in difesa della Carta Costituzionale, come nel referendum del 2006, senza che nessuno mettesse in discussione il fatto che l'ANPI potesse legittimamente prendere posizione e mobilitarsi;

-che nell'ANPI non è avvenuta né sta avvenendo alcuna “epurazione” degli iscritti che non condividono la posizione ufficiale; riportiamo al riguardo le parole della circolare del 5 marzo 2016, ripubblicate nel documento approvato dal Comitato Nazionale il 24 maggio: «la nostra è un’Associazione pluralista, per cui è normale anche avere opinioni diverse. Altra cosa, però, sono i comportamenti. Ovviamente, non sarà “punito” nessuno per aver disobbedito, ma è lecito chiedere, pretendere, comportamenti che non danneggino l’ANPI e che cerchino di conciliare il dovere di rispettare le decisioni, con la libertà di opinione»;

-che nell'ANPI non si è mai tentato di negare né di condizionare la libertà di opinionedegli iscritti; è vero piuttosto che è in corso, attraverso pressioni e provocazioni dall'esterno, un tentativo di negare o almeno condizionare la libertà dell'ANPI di assumere una posizione indipendente;

-che l'ANPI ha ormai chiarito, in molti luoghi econ ampiezza di motivazioni, sia le ragioni della sua decisione, sia le modalità democratiche con cui questa è avvenuta, sia il massimo rispetto per chi, all'interno e all'esterno dell'ANPI, ha un'opinione diversa;

adesso ci aspettiamo, da parte di tutti,il massimo rispetto anche per la decisione dell'ANPI, e auspichiamo che il confronto si concentri sul merito della riforma e non su questioni di contorno ormai superate, che ottengono (o forse perseguono?) l'obiettivo di distogliere l'attenzione dalla riforma e spostarla su altri temi non pertinenti all'oggetto del voto referendario.L'ANPI, pertanto, continuerà a mobilitarsi per la raccolta delle firme necessarie e per favorire una conoscenza il più possibile ampia, approfondita e autonoma delle leggi oggetto di referendum, senza alzare i toni né accettare provocazioni che impediscono lo svolgimento di dibattiti seri e sereni

rg

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