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Politica | 12 agosto 2016, 17:18

Contadini con il fucile contro i cinghiali, Coldiretti: "Soluzione per le colture, ma utile contro gli incidenti stradali"

I contadini potranno abbattere i cinghiali direttamente con i propri fucili, in base alle nuove disposizioni della Regione.

Contadini con il fucile contro i cinghiali, Coldiretti: "Soluzione per le colture, ma utile contro gli incidenti stradali"

Agricoltori e operatori del settore plaudono al nuovo provvedimento regionale che permetterà ai contadini di abbattere direttamente i cinghiali, se ci sono le condizioni di sicurezza e se sussiste una reale minaccia alle coltivazioni. L'assessore ligure Stefano Mai ha annunciato le norme, varate per potenziare il contenimento degli ungulati e la riduzione dei danni provocati dagli animali selvatici ai fondi coltivati. 

"Da lungo tempo abbiamo portato all'attenzione della Regione il problema dei cinghiali e della fauna selvatica a danno dei terreni agricoli, anzi da oltre un anno lo stiamo sottolineando con più energia perché ha assunto il profilo di un'emergenza - commenta Gerolamo Calleri, presidente regionale di Coldiretti - E' un problema che era tipico dell'entroterra, ora presente pure sulla costa: basti pensare a Noli, Bergeggi o Varigotti. Il proprietario del fondo, in regola con il porto d'armi, potrà abbattere direttamente l'animale. Ovviamente tutto questo se esistono i parametri per l'incolumità, la sicurezza e la tranquillità dell persone". 

"Non siamo specificatamente per l'abbattimento, anzi bisogna fare di tutto per trovare soluzioni alternative e riportare la fauna selvatica nel proprio ambiente - prosegue - Quando però il problema assume una gravità importante, a danno degli imprenditori agricoli ma anche della comunità in generale, occorre prendere provvedimenti. Vedremo nel dettaglio i documenti della Regione. E' comunque una soluzione importante, che dovrà essere svolta in sicurezza e nel rispetto delle regole". 

Un gruppo di lavoro con associazioni venatorie, agricole e di protezione ambientale e l’Università di Genova ha esaminato le problematiche degli ungulati sul suolo ligure, fissando le modalità per contenerne la popolazione. I contadini con porto d'armi, in base anche a quelle che saranno le autorizzazione dei singoli enti locali, potranno proteggere i pomodori, per esempio, o l'uva sparando direttamente al cinghiale. 

"Come presidente di Coldiretti sono stato chiamato diverse volte in tribunale, proprio in quanto rappresentante di associazione di categoria, per casi di incidenti stradali provocati da cinghiali - conclude Calleri - I danni della fauna selvatica riguardano gli agricoltori, ma anche tutti i cittadini e gli utenti della strada. I sinistri provocati dagli ungulati non sono pochi". 

Cd

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