Alfano lascia Pietra Ligure, ma le polemiche rimangono

Il ministro degli interni Angelino Alfano è ormai lontano alcune centinaia di chilometri da quel teatro di Pietra Ligure che lo ha ospitato ieri sera, ma ancora non si placa lo strascico di polemiche che ha portato con sé.

Ieri il sindaco Dario Valeriani si è detto profondamente risentito da alcune dichiarazioni divulgate da Matteo Canciani, di Politica per Passione (leggi qui), arrivando ad affermare: “Esigerò da lui pubbliche scuse. Sono stato accusato di aver concesso un patrocinio comunale che in realtà non esiste affatto. Dico soltanto che se viene in un Comune un ministro del nostro governo è dovere accoglierlo con tutti gli onori del caso, ma in piena neutralità. Per quanto riguarda la messa a disposizione del teatro, tutte le strutture polifunzionali di Pietra Ligure, in questa campagna referendaria, sono state poste pariteticamente a disposizione degli incontri per il sì e per il no, e alle stesse condizioni”.

E in questa polemica spunta persino l’accusa di una divulgazione di una ipotetica locandina “falsa”, recante il nome di Alfano abbinato a un presunto patrocinio comunale pietrese, del quale nessuno rivendica la paternità.

A tal proposito proprio Matteo Canciani intende chiarire la sua posizione: “L'affermazione da parte del sindaco ieri riguardante l'aver mandato in rete io le locandine con il logo del patrocinio sono del tutto infondate e al limite del ridicolo. Con quale scopo avrei dovuto fare tutto ciò? La critica da me avanzata era fondata ed ora, con gli elementi a disposizione, dovrà essere lui stesso a capire chi ha commesso questo atto, per me, grave e ingiustificato. Se l'amministrazione non riuscirà o non vorrà trovare i responsabili ed uscire dalla vicenda con in mano "un pugno di mosche" non sarà di certo colpa mia nell'aver giustamente tirato fuori il problema”.