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Attualità | 15 maggio 2017, 11:45

Gli “chef delle emergenze” al meeting della Protezione Civile di Finalborgo

A “Protectio” una dimostrazione delle cucine da campo realizzate nelle zone terremotate ad opera della FIC (Federazione Italiana Cuochi e del DSE (Dipartimento Solidarietà Emergenza)

Gli “chef delle emergenze” al meeting della Protezione Civile di Finalborgo

Nel weekend finalese dedicato alla Protezione Civile, grazie al meeting nazionale “Protectio” (svoltosi a Finalborgo dal 12 al 14 maggio), si è potuto assistere, sui tre giorni, anche alla dimostrazione tangibile della gestione di una cucina e di un punto di ristoro da campo identico a quelli organizzati nei mesi recenti nelle zone terremotate.

Ciò è nato dalla collaborazione tra il DSE (Dipartimento Solidarietà Emergenza della Federazione Italia Cuochi) della Liguria, rappresentato dal responsabile Matteo Cerminara, il presidente dell’Associazione Cuochi della provincia di Savona, Gregorio Meligrana, il presidente per la Regione Liguria della Federazione Italiana Cuochi (FIC) Stefano Beltrame, in collaborazione con Andrea Bertolino, responsabile per il Piemonte della FIC, lo chef Santino Ponzo e Alberto Canale, vicepresidente Associazione Cuochi provincia Granda.

Commenta Stefano Beltrame (FIC Liguria): “Per le recenti trasferte nelle zone terremotate dell’Italia Centrale vogliamo esprimere tutta la nostra gratitudine alla Consulta Finalese del Volontariato per la collaborazione prestata e all’Istituto Alberghiero di Finale Ligure per avere permesso che i suoi studenti dessero una mano”.

Ci spiega Andrea Bertolino: “La FIC ha strutturato un consiglio dedicato al DSE, con presidente nazionale Roberto Rosati, che comporta la presenza di un responsabile per ogni regione, in modo da avere tutto il territorio nazionale coperto in caso di emergenza. Dal 24 agosto abbiamo iniziato a portare assistenza ai terremotati del Centro Italia con cinque campi gestiti in collaborazione con la Protezione Civile e, in questo momento, abbiamo ancora un campo operativo a Torrita. Con delle rotazioni della durata di cinque giorni per ciascuno staff abbiamo somministrato oltre 24mila pasti da agosto a oggi”.

Prosegue Bertolino: “In questa simulazione finalese abbiamo voluto dimostrare che si possono realizzare piatti semplici, con prodotti genuini, di stagione e del territorio, senza mai rinunciare al gusto e alla qualità: alcune delle ricette somministrate, tutte preparate al momento e senza nulla di pre-cotto, hanno visto protagoniste la pasta di ceci con pomodoro di giardino, le polpettine di zucchine con carne bianca di pollo, una pasta gratinata al forno, le scaloppe di vitello al vino bianco, il fusillo all’ortolana con ragù di verdura, la coscia di pollo al rosmarino con purea di patate e insalatona mista, solo per citare alcuni esempi”.

Conclude Bertolino: “Per noi è importante che la semplicità delle ricette non trascuri mai la qualità e la bontà. Non servono per forza alimenti di nicchia e costosi, come l’astice o il caviale, per fare buona cucina”.

Alberto Sgarlato

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