"Sono convinta che sui cimiteri, anche se liquidi, non si costruisca niente di buono". A dirlo è la leader storica dei Radicali Emma Bonino, che oggi è intervenuta a Torino per sostenere la campagna di raccolta firme lanciata dal suo partito "Ero straniero - L'umanità che fa bene", per superare la Bossi-Fini.
La proposta di legge di iniziativa popolare prevede, in sintesi, l’introduzione di canali diversificati di ingresso per lavoro in Europa, forme di regolarizzazione su base individuale degli stranieri già radicati nel territorio, misure per l’inclusione sociale e lavorativa di richiedenti asilo e rifugiati, l’effettiva partecipazione alla vita democratica col voto amministrativo e l’abolizione del reato di clandestinità.
"La mobilità globale", ha spiegato la Bonino, "ovvero che la gente si sposti in cerca di condizioni più positive per sé e la propria famiglia, è un fenomeno normale legato all'unanimità". L'ex parlamentare ha evidenziato come gli immigrati facciano sempre più parte del tessuto economico italiano. "Attualmente", ha spiegato, "producono l'8% del PIL. Pagano le tasse e servono anche per pagare le nostre pensioni". "In Italia", ha proseguito la Bonino, "i figli degli immigrati sono 805mila, pari a 35mila scuole e 68mila insegnanti".
"Tentare di governare il fenomeno dell'immigrazione non è facile,"- ha evidenziato la Bonino - "ma diventa fattibile se ci mettiamo in testa che è destinato a rimanere con noi per molto tempo. Tanto vale governarlo con un po' di rigore".
La leader dei Radicali ha poi ricordato come: "nel 2003 Berlusconi fece la più grande sanatoria legalizzando 780mila persone. È una strada percorribile".