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Sport | 25 gennaio 2018, 15:42

Sport e disabilità, 7 tra atleti e allenatori parteciperanno ai Mondiali Special Olympics

Grazie alle associazioni Adso e Eunike Francesco Alipede, Simone Salvo, Davide Castello, Anna Comitangelo, Serena Taccetti, Eleonora Ferrari e Marco Basso voleranno a marzo 2019 a Dubai

Sport e disabilità, 7 tra atleti e allenatori parteciperanno ai Mondiali Special Olympics

Una sala Giunta del comune di Savona gremita e pronta a tifare i 7 tra atleti e allenatori savonesi che faranno parte della delegazione italiana pronta a partire per Abu Dhabi per i prossimi Giochi Mondiali Estivi Special Olympics, che coinvolgeranno nel 2019 7000 atleti, 2500 coach, 20000 volontari, 6000 familiari e 500000 spettatori.

Alla conferenza stampa hanno partecipato Maurizio Scaramuzza, assessore allo sport del Comune di Savona, Giulio Carlini, presidente ADSO, Associazione Down Savona Onlus, Eleonora Ferrari e Serena Taccetti allenatrici e fondatrici dell’associazione Eunike, Roberto Pizzorno, delegato provinciale CONI, Roberto Gambetta, Assessore allo sport comune di Albisola Superiore e Alex Toselli di Albergo Etico.

Dopo i Giochi Europei Paralimpici Giovanili che si sono svolti a Savona nel campo della Fontanassa, un’altra iniziativa, questa volta a livello mondiale, che unisce sport e disabilità, a cui parteciperanno i sette savonesi: “Abbiamo la fortuna di avere Adso e Eunike che ci hanno contattato, siamo veramente orgogliosi di aver presentato ufficialmente questa manifestazione e che il nome di Savona ci sia sempre”dice l’assessore allo sport Maurizio Scaramuzza.

A partire per Abu Dhabi per gareggiare nel team nazionale di pallavolo unificata saranno per ADSO Savona gli atleti Francesco Alipede e Simone Salvo, oltre ai partner Davide Castello e Anna Comitangelo, membri della squadra ADSO di Albenga. Savonesi sono anche le due allenatrici che guideranno la squadra, Serena Taccetti ed Eleonora Ferrari, rispettivamente al terzo e secondo mondiale, coadiuvate da Emanuela Sellone. Marco Basso, atleta del team Eunike, sarà invece membro della squadra italiana di nuoto in acque aperte, disciplina impegnativa e affascinante che prevede gare sulla distanza dei 1500m in mare.

“Siamo felici della convocazione dei 7 savonesi, parteciperanno tre atleti con disabilità intellettiva, due nella disciplina della pallavolo e uno per il nuoto in acque aperte, due tecnici e due partner, persone senza disabilità, che giocheranno nella squadra di pallavolo unificata - spiega la fondatrice di Eunike e allenatrice Serena Taccetti - tutte queste persone fanno parte delle due realtà savonesi cioè Adso che opera da anni in questo ambito e si occupa di progetti di autonomia rivolti a persone con sindrome di down e Eunike, che abbiamo aperto l’anno scorso. Abbiamo voluto dare l’opportunitá a altri atleti con diverse disabilità di poter far parte del mondo Special Olympics. Negli ultimi anni il territorio di Savona si sta molto aprendo e speriamo che molte famiglie si mettano in contatto con noi”.

La delegazione partirà per Abu Dhabi ‪l'8 marzo 2019‬. Dopo alcuni giorni utili per ambientarsi e per conoscere la cultura locale, ‪il 12 marzo‬ si inizieranno a disputare le gare preliminari di divisioning, prerogativa unica di Special Olympics: il divisioning è il processo che permette infatti di suddividere gli atleti in gruppi di pari livello, per far sì che tutti abbiano le stesse chance di vittoria. ‪Il 14 marzo‬ si svolgerà la grande cerimonia di apertura, che rimane sempre trai i ricordi indelebili di chi partecipa ad un mondiale, e che darà il via alla fase più "calda" delle competizioni. La cerimonia di chiusura si terrà invece ‪il 21 marzo 2019‬, quando tutte le competizioni saranno terminate.  

Il comune di Savona tramite l’assessorato allo sport, Roberto Gambetta, assessore del Comune di Albisola Superiore e il delegato provinciale del Coni Roberto Pizzorno stanno pensando ad organizzare qualcosa sul territorio prima della partenza degli atleti: “Siamo disponibili a qualunque tipo di manifestazione, penso ad esempio a un collegiale, per unire questi ragazzi alla città e soprattutto farli conoscere perchè sono una realtà importante” conclude Scaramuzza. 

Special Olympics è un programma internazionale di allenamenti e competizioni rivolto a persone con disabilità intellettiva, nato nel 1968 per intuizione di Eunice Kennedy Shriver e diffuso oggi in oltre 170 paesi. Il programma, riconosciuto dal Comitato Olimpico Internazionale, è sviluppato in tutto il mondo e coinvolge, grazie al progetto "Unified Sport", anche atleti partner senza disabilità, di pari età e pari abilità, per dare vita a squadre i cui componenti si allenano con regolarità insieme e insieme gareggiano. A contare non è solo il risultato ma anche, e soprattutto, l'effettiva inclusione sociale che ne deriva e la possibilità per tutti di stringere legami, aumentare le proprie autonomie, accrescere l'autostima e dimostrare il proprio talento. Il giuramento dell'atleta Special Olympics, che viene recitato in ogni manifestazione, è "Che io possa vincere, ma se non riuscissi, che io possa tentare con tutte le mie forze".

Le schede dei sette convocati:

Francesco Alipede (22 anni, cellese), atleta del team nazionale di pallavolo unificata: ha cominciato a giocare da bambino nel Celle Varazze Volley, entrando poi a far parte del team di pallavolo unificata ADSO Savona. Di carattere molto socievole, Francesco ha trovato nel team ADSO l'occasione per stringere amicizie, aumentare le sue autonomie e trovare l'amore. "Quando gli abbiamo dato la notizia della convocazione davanti a tutti i suoi compagni la prima reazione è stata di felicità e commozione. Il suo pensiero è andato subito alla fidanzata Giulia, anche lei pallavolista: non vedeva l'ora di comunicarle la grande news" racconta Eleonora Ferrari. "Nel corso degli anni ha dimostrato buoni progressi tecnici, ma dobbiamo ancora lavorare abbastanza sulla sua autostima: speriamo che vestire la maglia azzurra lo renda anche più consapevole delle proprie abilità".

Marco Basso (30 anni, albissolese), atleta del team nazionale di nuoto in acque aperte: Marco ha sempre amato nuotare i mare, ma ha iniziato ad allenarsi con regolarità nella disciplina Open water quando è entrato a far parte team Eunike. Dal primo meeting svolto ad Albisola, "Madonnetta Swim Race", alla partecipazione ai Giochi Nazionali, in cui ha gareggiato nel lago di Viverone, al meeting "Mezzo miglio di Varigotti" la sua passione per questo sport è sempre cresciuta, tanto da portarlo ad affrontare anche distanze superiori. Ad Abu Dhabi competerà nei 1500m. "Questi primi due anni nel team Eunike hanno davvero rivoluzionato il mondo di Marco e anche il nostro" afferma Elsa Massone, madre dell'atleta. "Racconto sempre con piacere la nostra esperienza, sperando che altre persone permettano ai propri familiari con disabilità intellettiva di entrare a far parte del programma Special Olympics".

Davide Castello (26 anni, albenganese), partner del team nazionale di pallavolo unificata: da anni partner del team ADSO Albenga, quando ha saputo di essere stato scelto per far parte della nazionale italiana ha reagito così "Questa convocazione è un'emozione unica e resterà per sempre dentro di me. Essere stato selezionato tra numerosi partner italiani mi riempie di gioia, non vedo l'ora di vivere questa esperienza più unica che rara!". Le sue allenatrici Michela Pistello e Valentina Gallizia aggiungono "Siamo orgogliose della convocazione di Davide e Anna: sono i primi partner che hanno fatto parte del gruppo di pallavolo unificata di Albenga, portatori del vero significato del "Play unified". Sono stati sempre un valore aggiunto per il nostro team, sia in campo sia fuori, creando un legame unico con gli atleti. Hanno reso possibile, insieme agli altri giocatori, due vittorie ai Giochi nazionali Special Olympics nella nostra categoria, medaglie d'oro che sono state il fiore all'occhiello di esperienze uniche ed emozioni indelebili. Siamo felici che le selezionatrici li abbiano ritenuti meritevoli di questa convocazione, noi ci reputiamo fortunate ad averli come giocatori della nostra squadra e tiferemo ancora di più per la nostra nazionale".

Anna Comitangelo (35 anni, albenganese), partner del team nazionale di pallavolo unificata: racconta così la propria esperienza di partner della squadra ADSO Albenga "Cinque anni di emozioni sono troppo lunghi da sintetizzare in poche righe. Sono partita scettica e timorosa di giocare con persone con disabilità intellettiva, ma mi ritrovo a non poterne più fare a meno: è un dare e avere ineguagliabile. Oltre ad essersi formata una squadra, è nata una grande famiglia, di cui sono orgogliosa e onorata di fare parte. Inaspettatamente è arrivata la convocazione per i Giochi Mondiali Special Olympics del ‪2019, che mi‬ ha lasciata spiazzata. Appoggiata dai miei familiari, incitata dalle mie super allenatrici e sostenuta dai miei compagni di gioco ho voluto accettare di partire e spero presto di riuscire a spiegare ciò che si prova a vivere questa esperienza che, per ora, posso solo cercare di immaginare." Eleonora Ferrari (29 anni, nata ad Albenga, vive oggi ad Albisola), coach del team nazionale di pallavolo unificata: entrata 12 anni fa a far parte del programma Special Olympics come volontaria, ha subito capito che questa sarebbe stata la sua strada e ha quindi deciso di laurearsi in Scienze Motorie Preventive e adattate. "Nonostante sia la mia seconda convocazione sono molto emozionata. Sono orgogliosa di poter mettere le mie competenze a disposizione del team nazionale di pallavolo unificata: sarà un evento unico, che arricchirà di sicuro il mio bagaglio di esperienze. Mi sento molto fortunata.".

Eleonora Ferrari, coach polivalente, è anche fondatrice e tecnico di Eunike e commenta così la convocazione di Marco Basso "E' stata una notizia piacevolissima e inaspettata. Sono molto orgogliosa di lui, se lo è meritato perché è un grande sportivo che non si tira indietro davanti alla fatica. Quando Marco si è iscritto al nostro corso non pensavamo che il nuoto in acque aperte sarebbe diventato in così poco temo la "sua" disciplina, ma allenamento dopo allenamento, gara dopo gara, i progressi sono stati notevoli. Tutti noi di Eunike abbiamo vissuto la sua convocazione anche come un riconoscimento per il lavoro svolto con lui e con i tanti nostri atleti del territorio".

Simone Salvo (31 anni, albisolese), atleta del team nazionale di pallavolo unificata: pur avendo già vestito la maglia azzurra nel 2011 in occasione dei Giochi Mondiali di Atene, ha accolto con enorme gioia e sorpresa la notizia della convocazione: "Per me è un sogno che si realizza". "Scegliere chi convocare per eventi di questo tipo non è mai facile, si devono tenere in considerazione moltissimi fattori, tra cui l'età e il numero di partecipazioni ai Giochi Nazionali Special Olympics Italia" spiega Serena Taccetti "Non vengono convocati necessariamente i più forti in una disciplina, ma si premia il percorso svolto dagli atleti all'interno del programma, cercando inoltre di garantire una turnazione che permetta al maggior numero di loro di vivere almeno una vota nella vita l'emozione mondiale". Il caso di Simone è infatti un'eccezione: è stato possibile riconvocarlo perché è uno dei pochi pallavolisti in Italia a rivestire il ruolo del libero, che richiede particolare predisposizione sia caratteriale sia tecnica.

Serena Taccetti (31 anni, albisolese), head coach team nazionale di pallavolo unificata: coach del team ADSO Savona da 12 anni e, dal 2011, Coordinatore tecnico nazionale di Pallavolo Unificata per Special Olympics Italia. Membro del gruppo di esperti di Unified Sport di Special Olympics Europa Eurasia, ha fondato insieme ad Eleonora Ferrari il team Eunike asd, con il sogno di far vivere l'esperienza dello Sport Unificato a tanti nuovi atleti liguri. Quello di Abu Dhabi sarà il suo terzo mondiale, dopo le esperienze di Atene e Los Angeles. "La squadra italiana sarà composta da atleti e partner provenienti da Liguria, Piemonte, Lombardia, Toscana e Lazio. Speriamo di riuscire ad organizzare un buon numero di raduni di preparazione, per permettere ai dodici giocatori di conoscersi e di allenarsi insieme. Invitiamo sin da ora tutti a seguire le nostre partite, che saranno trasmesse in diretta streaming: vedere quali capacità i nostri atleti dimostrano di avere permette di abbattere gli stereotipi che ancora esistono sulla disabilità intellettiva”.

Luciano Parodi

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