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Politica | 02 febbraio 2018, 07:40

Elezioni politiche, Melgrati: "Bisogna votare centrodestra, è l'unica chance per avere un Governo stabile"

VIDEOINTERVISTA A MARCO MELGRATI: "Mulè, Foscolo, Ripamonti e Biasotti ce la possono fare, per gli altri una dura battaglia"

Elezioni politiche, Melgrati: "Bisogna votare centrodestra, è l'unica chance per avere un Governo stabile"

Uno sguardo alle elezioni politiche ed in particolare al centrodestra, Marco Melgrati ha le idee molto chiare sul quadro politico che si è delineato nelle ultime ore

"Il centrodestra è l’unica coalizione che ha la chance di poter governare questa Nazione. I sondaggi la danno al 38% e si sa che se supera la soglia del 40% avrà la maggioranza assoluta dei seggi in parlamento quindi credo che l’unica coalizione da poter votare per pensare di dare una stabilità a questo paese è quella del centrodestra detto da me che sono il vice coordinatore regionale di Forza Italia e comunque il presidente di una associazione politica che si chiama Politica per Passione che è ispirata ai valori del centrodestra e che vede sempre un appoggio alle istanze del centrodestra.

"Bisogna votare il centrodestra perché oggi c’è una situazione drammatica sul tema dell’immigrazione, perché si propone la flat tax e quindi una tassazione più equa per tutti con una aliquota del 24%. Io ricordo che  questa cosa è stata fatta in Romania e si pensava che il giorno dopo ci fosse un disastro nei conti pubblici ed invece c’è stato un aumento delle entrate fiscali e questo è importantissimo. Inoltre le politiche economiche del centrosinistra in questi anni hanno portato l’Italia ad un semibaratro economico che sta recuperando adesso in base al fatto che tutta l’Europa è in leggerissimo recupero, ma l’Italia è comunque indietro.Solo il centrodestra può arrivare a governare."

Sui nomi dei candidati afferma: "Non tutti i nomi che sono stati fatti sono del territorio,  sarebbe stato meglio sicuramente scegliere dei nomi legati a questo per avere una identità politica forte. La scelta di Berlusconi e di Forza Italia è stata quella di mettere dei nomi forti, nomi di appartenenza e che siano legati al movimento politico a doppio mandato. Non deve verificarsi più quella transumanza di deputati e senatori come si è verificata in questa legislatura dove più di 500 persone hanno cambiato casacca. Questo è vergognoso perché se una persona è stata eletta in un partito deve rimanere in esso e accettare democraticamente le scelte del suo partito oppure dare le dimissioni e andarsene dal parlamento."

In particolare: "Il nome di Mulè il direttore di Panorama e nostro candidato di collegio è un nome forte ed è il nome di una persona capace. Non è importante che il rappresentante del territorio sia legato strettamente a questo perché a Roma non si fanno strettamente gli interessi del territorio – che invece si fanno in Comune e Regione – ma si trattano i grandi temi."

Sugli altri nomi della Lega si esprime Melgrati: “Credo che il vicesindaco di Pietra Ligure Sara Foscolo abbia buone possibilità di vittoria. Anche il rappresentante del collegio del nostro territorio per il Senato, Ripamonti, ha buone probabilità  di vittoria. Quasi sicuro di andare in parlamento poi il nostro coordinatore regionale Sandro Biasotti che è capolista nel proporzionale al Senato. Le altre parti della Liguria credo siano da combattere. Si combatterà all’ultimo voto e io spero che Forza Italia, la Lega e Fratelli d’Italia e la quarta gamba della coalizione, Noi per l’Italia, riescano ad emulare in qualche maniera quello che era stato il risultato del PD alle ultime elezioni che aveva portato molte persone in Parlamento e questo sarebbe importante perché più la Liguria pesa, più il centrodestra pesa nella coalizione di maggioranza più si riusciranno a portare istanze sul territorio e riverberare sul territorio le risorse da investire”

Poco tempo fa si era fatto, inoltre, il nome stesso di Marco Melgrati per una candidatura con Noi per l’Italia, salvo poi il passo indietro che commenta: “Io ringrazio chi ha fatto il mio nome anche perché significa che ho ancora un buon seguito. Sono stato il terzo dei votati in regione per il mio partito alle ultime elezioni e forse questo ha fatto pensare a qualcuno di usare la mia persone come vettore di voti. Io sono stato fiero e orgoglioso di questa proposta, ma sinceramente però devo dire di aver chiesto ai ertici del mio partito e mi hanno detto cosa stavo facendo. Ma io avevo comunque già deciso di non candidarmi perché io che sono un fedelissimo di Berlusconi e credo che, nonostante la sua età e i suoi difetti sia ancora il leader più lucido del centrodestra e più capace. È un grande imprenditore che ha insegnato a molti a fare impresa. Non me la sentivo, dunque, di dare il mio appoggio ad un partito che nell’ultima legislatura ha tradito Berlusconi con tutta una serie di deputati e senatori che hanno cambiato la maglietta per fare un governo con il PD. Non avrei voluto trovarmi in parlamento a fare una cosa del genere e non l’avrei fatta comunque, ma sinceramente essere insieme a queste persone mi creava un po’ di imbarazzo.”

Mara Cacace

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