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Sanità | 02 febbraio 2018, 17:46

Ictus ischemico, un convegno per imparare a riconoscerne i sintomi ed intervenire

Viale: "L’obiettivo del percorso avviato in Liguria anche attraverso il Piano Socio Sanitario recentemente approvato è garantire una maggiore integrazione tra ospedale e territorio nell’ottica di una sanità sempre più a chilometro zero"

Ictus ischemico, un convegno per imparare a riconoscerne i sintomi ed intervenire

Nel corso di questi ultimi 5 anni si sono registrati importanti cambiamenti nella gestione dell’ictus ischemico. A fronte del trattamento fibrinolitico, che prevede la somministrazione per via endovenosa di una sostanza in grado di sciogliere il coagulo nell’arteria interessata, si è affiancata la trombectomia meccanica che presuppone la disostruzione del vaso attraverso dei devices atti ad aspirare, “catturare” il coagulo, nel punto in cui ostruisce il vaso, e viene effettuata solo in Centri Specializzati. Tali trattamenti hanno una finestra terapeutica limitata e richiedono una notevole organizzazione, per le procedure diagnostiche da espletare prima dell’eventuale trattamento.

Sulla scia del successo delle edizioni precedenti anche quest’anno si svolgerà “Update on Ischemic Stroke”, diventato un importante appuntamento annuale, per discutere delle recenti novità in fatto di trattamento dell’ictus ischemico e sulla prevenzione secondaria.

“Tali avanzamenti presuppongono una stretta collaborazione tra i neurologi, i medici del 112, la cardiologia, la medicina d’urgenza, i neuroradiologi al fine di condividere le strategie e le metodologie per raggiungere l’obiettivo di una migliore cura ed assistenza dei pazienti.” spiega la dott.ssa Tiziana Tassinari, responsabile scientifico dell’evento e direttore della S.C. Neurologia di Pietra Ligure.

La terza edizione del convegno, che ha l’obiettivo di favorire e ampliare lo scambio di conoscenze al fine di individuare percorsi sempre più efficienti per il paziente, si terrà a Savona il 3 Febbraio presso il Campus Universitario.

Oltre alla gestione del paziente in acuto, si parlerà delle complicanze del post ictus, quale la Demenza e il ruolo del microbiota e della neuroinfiammazione sullo Stroke. Uno spazio importante, poi sarà dato alla prevenzione secondaria e alla discussione dei casi basati sull’esperienza reale

Spiega Sonia Viale assessore regionale alla sanità “Gli esperti ci dicono che questa patologia è strettamente legata all’età: si stima che vi siano circa 15 nuovi casi di ictus al giorno in Liguria. Si tratta inoltre di una patologia ‘tempo dipendente’: riconoscere i sintomi per intervenire tempestivamente, chiamando i soccorsi ed effettuando le corrette terapie, consente non solo di ridurre il rischio di mortalità, ma soprattutto gli esiti, spesso invalidanti, di questa malattia. Ecco perché iniziative come questa sono fondamentali per diffondere la cultura della prevenzione, con informazioni e consigli semplici e puntuali che, in caso di emergenza, possono rivelarsi molto preziosi. Non bisogna dimenticare – aggiunge l’assessore Viale - chi si prende cura di un paziente colpito da ictus: compito delle istituzioni è anche quello di sostenere questo ‘welfare invisibile’, costituito quasi sempre dalla rete familiare. L’obiettivo del percorso avviato in Liguria anche attraverso il Piano Socio Sanitario recentemente approvato – conclude - è garantire una maggiore integrazione tra ospedale e territorio nell’ottica di una sanità sempre più a chilometro zero, avvicinando il più possibile la risposta sanitaria alle reali esigenze di pazienti e famiglie”.  

cs

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