Savona, Danilo Bruno dei Verdi: "Aumenta la Tari e Ata?"

Sulla TARI Danilo Bruno dei Verdi Savonesi inoltra una nota : "In questi giorni i quotidiani locali annunciano ormai il nuovo aumento della tassa sui rifiuti per coprire le spese dell'ennesimo progetto creato dal centrodestra locale per far avanzare la raccolta differenziata in città considerando che, a stare a notizie di stampa, lo scorso anno Savona è andata indietro percentualmente nella quantità di raccolta differenziata e che il prossimo anno si dovrebbe raggiungere il 65%

A questa nuova e triste notizia se ne aggiunge ormai un'altra ovvero nei prossimi giorni, sempre a stare a notizie di stampa, i creditori si dovrebbero pronunciare sul piano di rientro debitorio dell'azienda comunale ed in quella sede verrà forse chiarita la sorte dei 48 precari, che dovevano progressivamente essere stabilizzati.

Nel contempo vi è però una novità: in città arriveranno i cassonetti intelligenti con scheda magnetica  e i "celeberrimi guardiani del cassonetto", che dovranno multare coloro che non conferiscono in modo giusto ed appropriato. Da quel poco che noi Verdi abbiamo capito parrebbe che i cassonetti intelligenti verranno collocati solo in alcuni luoghi della città mentre di un programma di raccolta differenziata spinta e porta a porta o anche di prossimità ma sulla base di una logica di programmazione si continua a non vedere traccia. L'azienda comunale continua a vivere nel suo stato di semi abbandono in attesa di avvio del progressivo processo di privatizzazione di cui continuiamo a non capire il senso dato che" privatizzare per privatizzare" si potevano vendere quote dell'azienda medesima e non continuare a creare nuove società partecipate con altri soci privati con ulteriori spese di gare,perdite di tempo.

Noi Verdi siamo sempre convinte e convinti che l'unica vera alternativa è il programma "rifiuti zero", che consideri il rifiuto una risorsa ed attivi un circolo virtuoso anche sul piano economico puntando su riduzione,riuso ed educazione ad un uso consapevole delle risorse. Su questi dati si basava il Piano provinciale dei rifiuti elaborato dall'assessore provinciale Filippi e dai suoi collaboratori purche' si cominciasse da una programmazione dal basso e soprattutto da una effettiva collaborazione fra azienda,comune e Laboratorio di Educazione Ambientale inopinatamente affossato dal centrosinistra e lasciato morire dal centrodestra.

Noi crediamo che una alternativa a Savona esista ma vi devono essere due condizioni:

a) il commissariamento di ATA anche per consentire ai vertici aziendali di difendersi nel modo migliore nelle eventuali sedi giudiziarie;

b) le dimissioni dell'attuale giunta crepuscolare savonese,che in poco tempo è riuscita a portare la città in un ginepraio di spazzatura e cemento senza fine.