“Benvenuti nella casa di Pietro il pescatore”, questo è il titolo del presepe inaugurato con la Santa Messa delle 18 di ieri, sabato 30 novembre, nella Basilica di San Giovanni Battista a Finalmarina. L’opera rappresenta un chiaro collegamento tra la figura di San Pietro Apostolo, che fu pescatore nella vita, e le antiche tradizioni marinare del rione finalese, quando la pesca rappresentava primo sostentamento per molte famiglie.
Nell’allestimento artistico troviamo il pescatore, sua moglie e sua figlia intenti ad ammirare il presepe. Attorno a loro i quadretti di San Pietro e dell’Immacolata, come si usava un tempo, ma anche tanti prodotti tipici dei nostri territori, come l’aglio, l’uva e, naturalmente, i pesci.
Un presepe che rappresenta quindi un forte omaggio a Finalmarina, alla sua storia, alle sue tradizioni, ma anche un invito a riscoprire tutti le nostre origini e a ritornare a un Natale semplice e umile ma sentito con tutto il cuore nella sua essenzialità e nel suo messaggio.
Esso è frutto dell’impegno e della passione di due parrocchiani, Nadia Saccone e Giovanni Di Fiore, che ci si sono dedicati per una decina di giorni, soprattutto nelle ore serali e notturne per non lavorare durante l’attività ecclesiastica e le preghiere dei fedeli.
Nadia e Giovanni ringraziano don Giuseppe, parroco di Finalmarina, che ogni anno concede loro fiducia e disponibilità per le loro realizzazioni. Un grazie anche a Rosy Frione che ha fornito alcuni materiali per il completamento dell’opera.