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Politica | 26 maggio 2020, 15:07

Pd Liguria: “Agli ultimi posti per tamponi, la nuova macchina del San Martino si ferma e finiscono i reagenti: fallimento della gestione Toti-Viale-Alisa”

"Adesso è ancora più necessario effettuare un alto numero di test in modo da avere ben chiaro il volume del contagio e tenerlo sotto controllo”

Pd Liguria: “Agli ultimi posti per tamponi, la nuova macchina del San Martino si ferma e finiscono i reagenti: fallimento della gestione Toti-Viale-Alisa”

“La rottura del nuovo macchinario che analizza i tamponi inaugurato in pompa magna dalla Giunta regionale pochi giorni fa al San Martino è la punta dell'iceberg del fallimento della gestione sanitaria Toti-Viale-Alisa: un fallimento che in questi tre mesi di pandemia ha raggiunto il suo apice nonostante l'ostentato ottimismo della maggiorana di centrodestra”: è quanto si legge in una nota del Pd ligure.

“Come confermano i dati della Fondazione Gimbe – prosegue la nota – la Liguria, nel periodo compreso fra il 23 aprile e il 20 maggio, è tra le ultime regioni italiane per media di tamponi giornalieri: 60 ogni 100.000 abitanti, dietro ci sono soltanto regioni del centro-sud che hanno avuto un'incidenza di contagi molto bassa come Calabria (57 ogni 100.000 abitanti), Sardegna (52), Abruzzo (48), Sicilia (38), Campania (20) e Puglia (18). Secondo Toti l'apparecchio acquistato nelle scorse settimane, anche grazie alle tante donazioni private arrivate al San Martino, avrebbe dovuto aumentare la capacità di effettuare tamponi arrivando ad analizzarne anche un migliaio al giorno. Ma da quando è in funzione non ha mai raggiunto le performance promesse, anzi, al massimo ne ha analizzati 600 il primo giorno, poi sempre meno fino a bloccarsi lo scorso fine settimana”.

“Un altro problema – conclude la nota – che si ripete ciclicamente è la penuria di reagenti, necessari ad elaborare i tamponi, ieri sono terminati al Villa Scassi: una combinazione che insieme allo stop della macchina del San Martino ha fatto crollare il numero di test eseguiti; ma la mancanza di reagenti sembra essere un problema tutto ligure. Altrove, come in Lombardia, Piemonte e Veneto, i reagenti non finiscono sistematicamente come accade qui: invece di attaccare continuamente il governo, Toti dovrebbe preoccuparsi di fare ciò che non ha fatto finora perché se un alto numero di tamponi serviva già nella fase 1, adesso è ancora più necessario effettuare un alto numero di test in modo da avere ben chiaro il volume del contagio e tenerlo sotto controllo”.

Redazione

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