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Economia | 12 novembre 2020, 07:00

Google Pay avvia la scalata nel settore dei pagamenti digitali

Big-G diversifica il suo business e si lancia alla conquista di nuovi mercati

Google Pay avvia la scalata nel settore dei pagamenti digitali

L’emergenza da COVID accelera la transizione mondiale verso i pagamenti digitali. I contanti lasciano gradualmente spazio agli strumenti finanziari di colossi come Apple, Samsung, Google e PayPal. Aziende con un core business ben radicato in altri settori ma che hanno scelto di puntare al ramo bancario abilitando i nuovi sistemi dimobile proximity payment” tramite cellulare.

I settori e i brand coinvolti nel cambio di paradigma sono numerosissimi. Si tratta principalmente di quelli legati a beni di largo consumo del settore food & beverage, abbigliamento, GDO, carburanti, casalinghi e arredi, accessori moda, gioielli e tanti altri ancora mentre l’integrazione PagoPa di SatisPay permette già di pagare anche multe, tasse, bolli e ticket sanitari.

La svolta comprende anche il gioco. Ad esempio, i casinò con Google Pay, consultabili sul sito www.truffa.net, consentono ai player online di abilitare accrediti e addebiti con gli strumenti finanziari di Google che tenta così di rubare quote di mercato e clienti al rivale Apple Pay. Ma quali sono le ragioni che stanno spingendo verso la transizione finanziaria online?

La svolta digitale dei pagamenti in Italia

La tendenza in atto, ossia la digitalizzazione dei pagamenti, ha ricevuto un’accelerazione senza precedenti complice la necessità di mantenere il distanziamento sociale e di ridurre l’utilizzo del contante, sebbene la modalità di trasmissione del virus non sia stata mai realmente addebitata alla circolazione di monete e banconote.

Secondo i dati di SumUp, azienda specializzata in lettori portatili di carte per PMI e commercianti, il numero dei pagamenti digitali è aumentato anche nei settori tradizionalmente legati al contante. Parliamo di piccole attività artigiane come imbianchini, idraulici ed elettricisti che nel 2020 hanno visto crescere la mole di transazioni digitale. I dati sono piuttosto inequivocabili.

Da metà aprile 2020 si è registrato un incremento del 57% per le transazioni digitali settimanali nei settori menzionati mentre dal 4 al 10 maggio è stato rilevato un aumento del 55% per le attività di ristorazione come pub e bar.

Eppure intere filiere agroalimentari non otterranno vantaggi di questo tipo, considerando le chiusure generali in seguito ai numerosi DPCM promulgati da ottobre e solo parzialmente mitigati dal Decreto ristori.

Tuttavia, tra le aziende italiane coinvolte nello switch al digitale possiamo menzionare Benetton, Esselunga, Vergnano, Kasanova, Pam, Eataly, Coop, Carpisa e Brico. Nel frattempo, invece, dall’altra parte dell’oceano la partita si gioca tutta nella Silicon Valley.

Google Pay lancia la sfida al gigante di Cupertino

La sfida tra i due colossi del digitale continua anche sul campo delle transazioni finanziarie. Big G si affida al suo nuovo sistema di pagamento semplice e veloce. Si tratta appunto di Google Pay: l’app proprietaria collegata ad un conto bancario che consente di pagare sui siti e-commerce, negli store reali oppure tramite le app dei negozi. Basta avere ovviamente un account Google che, tra l’altro, promette perfino di ricevere premi.

Anche il gioco online e i casinò con Google Pay beneficiano dei vantaggi messi a disposizione da Big G. Vantaggi che riguardano ovviamente gli scommettitori del digitale in grado di sfruttare un’altra modalità di pagamento comoda e sicura. Basta scaricare l’app, collegarla alla propria carta e abilitare tale sistema di accredito/addebito sul casinò online con Google Pay.

Con i migliori casinò Google Pay i pagamenti sono protetti tramite protocolli criptati SSL che garantiscono il massimo della sicurezza e della riservatezza. I dati personali e finanziari non vengono ceduti a terzi. Ai fini dell’utilizzo di Google Pay sarà necessario scegliere piattaforme di gioco con certificazione AAMS: le uniche affidabili e autorevoli che consentono questo tipo di pagamento.

Spunta anche il QR-Code per i pagamenti via smartphone

Si tratta di una soluzione online rivolta ai venditori per prevenire i contatti fisici nell’era COVID, implementata da un’altra big finanziaria che gioca a contendersi la fetta di mercato dei pagamenti mobile. Il suo nome è PayPal: uno dei player più longevi del settore.  Il suo vantaggio competitivo si è concretizzato, a partire da maggio, con il lancio di un sistema innovativo di pagamento.

È dedicato alle PMI, cui è riservata la possibilità di creare, stampare e condividere un codice QR unico per la propria attività. Il consumatore dovrà semplicemente scansionare il codice con il proprio smartphone, effettuare il log-in su PayPal, inserire l’importo di pagamento e scegliere la fonte di finanziamento. È ovviamente necessario un conto bancario: una carta di credito o di debito per completare la transazione.

La transizione mondiale verso i pagamenti digitali è iniziata. Vedremo preso chi sarà il leader.





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