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Attualità | 13 febbraio 2021, 07:50

San Valentino in zona arancione, Assoristobar Alassio: "Scelta irrispettosa verso le imprese, la politica ha perso"

Tempi e modalità della scelta del Ministero della Salute lasciano bar e ristoranti con l'amaro in bocca: "Ma proseguiamo nel rispetto delle regole"

San Valentino in zona arancione, Assoristobar Alassio: "Scelta irrispettosa verso le imprese, la politica ha perso"

"Incredulità e grande sgomento". Con questi sentimenti, condivisi da tutti i colleghi regionali, i componenti dell'Assoristobar di Alassio hanno accolto la decisione del Ministro Speranza di riportare la Liguria in zona arancione dalla mezzanotte tra sabato e domenica.

"Tale scelta non solo rende vani gli sforzi e le fatiche dei pubblici esercizi soprattutto nel settore della ristorazione che si vedono per l’ennesima volta penalizzati, ma fa trasparire in maniera inequivocabile quanto la politica sia terribilmente lontana dalle imprese. Siamo stufi delle mance e delle mancate scelte per il buon vivere sulla schiena delle attività" è l'affondo dell'associazione presieduta da Carlomaria Balzola, espresso in una nota.

L'invito alla politica, a qualsiasi livello, è quindi quello di "non esimersi dal prendere iniziative ed attenzioni tali da consentire di poter lavorare, riuscendo a limitare in maniera decisa ed intransigente comportamenti non idonei al contenimento dell'emergenza sanitaria".

Perplessità anche, oltre che sulla tempistica, sulle motivazioni delle nuove misure restrittive applicate indiscriminatamente: "Se da una parte dobbiamo con grandi difficoltà invitare tutti i nostri associati a tenere un comportamento rispettoso e attento delle regole, come possiamo comportarci quando ci chiedono per quale motivo la Liguria entrerà in zona arancione da domenica quando già da alcuni giorni si era a conoscenza, anche i non addetti ai lavori, che la provincia di Imperia a causa di un elevato numero di positivi, poteva portare ad un inasprimento delle imposizioni sanitarie?".

Ancora una volta bar, ristoranti, gelaterie e pasticcerie si troveranno quindi a fare i conti con le chiusure, proprio alla vigilia di una domenica, come quella di San Valentino, che avrebbe potuto rappresentare una vera boccata d'ossigeno e che rischia invece di trasformarsi in un danno, con frigi e dispense piene. Un vero danno oltre la beffa.

"Un Paese che vive di deroghe, dove, molte volte, il provvisorio diventa perpetuo, non meritava di mancare cosı̀ pesantemente di rispetto nei confronti di quegli imprenditori che in maniera indefessa continuano a vedere una ripresa di fronte ad una situazione drammatica" stigmatizzano gli esercenti del food and beverage alassini.

L'appello ai commercianti è tuttavia quello di proseguire nel pieno rispetto delle norme: "Dovendo però contare esclusivamente sulle nostre forze, invitiamo tutti i nostri associati a mantenere un assoluto rispetto delle regole e di evitare una disobbedienza civica che non porterebbe a nulla se non un ulteriore peggioramento dell’attuale grave e gravosa situazione emergenziale" conclude la nota.

Redazione

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