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Economia | 14 febbraio 2021, 07:00

Andamento del prezzo del Petrolio dall'inizio dal 2020 ad oggi, come ha influito il Covid sul prezzo del petrolio

Il petrolio, a differenza dei metalli preziosi, è una materia prima volta al consumo

Andamento del prezzo del Petrolio dall'inizio dal 2020 ad oggi, come ha influito il Covid sul prezzo del petrolio

Il petrolio, a differenza dei metalli preziosi, è una materia prima volta al consumo.
Questo vuol dire che ogni volta che viene acquistato, verrà consumato per il proprio uso e successivamente verrà acquistato nuovamente. Questo porta l'impostazione del prezzo dipendente dall'andamento correlato fra domanda ed offerta. Il suo prezzo storicamente è stato sempre elevato, da qui la sua definizione di oro nero, in quanto è un bene limitato che ha una grossa domanda sul mercato. Infatti i suoi utilizzi vanno dall'alimentazione della maggior parte dei mezzi di trasporti (automobili, aerei, bus, ecc..) alla produzione di materie plastiche per uso quotidiano, industriale e militare.

OPEC

Nel 1960 venne costituita l'Organizzazione dei Paesi Esportatori di Petrolio (OPEC) unendo i maggiori produttori mondiali e cioè: Algeria, Congo, Gabon, Iran, Iraq, Angola, Guinea Equatoriale, Nigeria, Arabia Saudita, Libia, Emirati Arabi e Venezuela. Negli ultimi decenni anche Russia e Stati Uniti sono diventati grandi produttori, ma non sono entrati a farne parte.Questa organizzazione è nata per coordinare la produzione mondiale del petrolio, dividendola in quote fra i suoi paesi membri e cercando di dirigere la quotazione del petrolio avendo la maggior percentuale dell'offerta mondiale.

Inoltre viene fatto un lavoro di bilanciamento fra domanda ed offerta in modo da non creare situazioni di eccedenze o di carenze di scorte riducendo sensibilmente la volatilità del prezzo sui mercati internazionali.

PRIMA ONDATA

La prima ondata della pandemia da corona virus ha preso totalmente alla sprovvista la struttura mondiale della produzione ed esportazione del petrolio mettendo a rischio l'intera industria dell'oro nero. Durante quel periodo ci fu un'analisi di Wood Mackenzie che rivelò che, durante l'anno 2020, praticamente tutti i progetti nella fase pre-FID saranno posticipati (in pratica è la fase cruciale in cui si prende la decisione finale sulla convenienza dell'investimento). L'emergenza del corona virus ridusse così tanto i consumi del combustibile fossile che si arrivò ad un punto in cui era a rischio l'intera capacità di stoccaggio mondiale.

Si arrivò a superare il 76% della capacità totale, con il continuo calo di consumo dovuto a restrizioni a livello locale ed internazionale. Un altro fattore che fece scendere ulteriormente la quotazione fu anche la guerra dei prezzi che si innescò fra Russia e Arabia saudita che diede il colpo di grazia ad un mercato già in forte difficoltà. Tutti questi fattori portarono il prezzo al barile di petrolio ben al di sotto dei 30$ andando in questo mondo a mettere fuori gioco i giacimenti con costi elevati di estrazione. (questo fu un duro colpo per il mercato americano).

SECONDA ONDATE E PREVISIONI FUTURE

Dopo una ripresa nel periodo estivo grazie alle riaperture nazionali ed alla ripartenza del turismo internazionale, con l'arrivo dell'autunno e della seconda ondata c'è stata una seconda brusca frenata.

Nuovi lockdown, nuova paralisi degli spostamenti internazionali ed il forte incentivo alla smart working da casa hanno riportato velocemente in basso il consumo del petrolio.
La coordinazione mondiale fra i paesi produttori sembra leggermente migliorata dopo le tensioni della prima ondata, anche se rimangono problemi per le condizioni economiche differenti e la necessità di commercio delle nazioni più colpite dalla pandemia.
Verso la fine del 2020 con l'arrivo dei primi vaccini e l'inizio della profilassi si è iniziato a bilanciare i lockdown europei ed il prezzo al barile ha cominciato a superare i 50$.

Le previsioni dell'OPEC era comunque caute visto le chiusure delle frontiere ancora portate avanti dai governi ed una mancanza di date possibili per la ripartenza del turismo internazionale. Ma con la ripresa economico sociale della Cina e la buona performance di molti beni di consumo il prezzo del greggio ha cominciato a ritornare ai livelli pre pandemia.
Una vena di ottimismo porta le stime ad una ripresa della crescita da metà 2021, quando dovrebbero essere messi in moto tutti quei sostegni finanziari progettati dai governi per dare una spinta decisiva alla ripresa dell'economia.

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