La comunità ebraica genovese si è riunita presso la sinagoga in via Bertora per dedicare un momento di riflessione e preghiera per la grave situazione in cui le popolazioni israeliana e palestinese stanno vivendo a causa dell'escalation di violenza degli ultimi giorni, che nelle prossime ore potrebbe addirittura culminare in un intervento militare nella striscia di Gaza con forze di terra.
I partecipanti all'iniziativa si sono raccolti nella sinagoga dove si sono succeduti gli interventi di Ariel Dello Strologo, presidente comunità ebraica di Genova, Bruno Gazzo, presidente APAI Italia-Israele Genova, Cristina Franco, presidente Associazione Italia-Israele Savona. A conclusione il rabbino capo Giuseppe Momigliano ha recitato una preghiera per le vittime e per tutti i feriti causati dal conflitto.
"Come comunità ebraica abbiamo voluto dedicare un momento di raccoglimento e preghiera, come è stato fatto in numerose città italiane, per le famiglie israeliane che stanno passando le giornate nei rifugi al riparo dai missili - ha spiegato il presidente della comunità ebraica Ariel Dello Strologo -. Tutti noi abbiamo in Israele amici e familiari, per cui la preoccupazione è grande, ma lo è anche per tutte le vittime civili della violenza, palestinesi e israeliane, che rischiano di pagare per scelte di politica internazionale o anche locale un prezzo molto alto di sofferenza. Abbiamo voluto concludere questa iniziativa con una preghiera di un rabbino del 1700 che chiede a Dio di interrompere la guerra ovunque e di insegnare agli uomini ad amare il proprio prossimo davvero".
"L'idea che la situazione possa peggiorare mi preoccupa molto. E' veramente triste che non si riesca a trovare la strada per far vivere in pace due popoli che in fondo hanno entrambi un diritto, e si accusano reciprocamente di un torto: invece bisognerebbe realizzare la pace con la soddisfazione di tutti", ha concluso Ariel dello Strologo.