Recovery Fund, l'invito di Pasa (Cgil) alla politica locale: "Nei prossimi mesi si gioca il futuro del nostro territorio"

"Quando si dice rappresentare il territorio. Nel 2020 in Liguria si sono persi oltre 10mila occupati rispetto al 2019 e oltre 15mila abitanti: la provincia di Savona ha fatto peggio di tutte le altre province Liguri".

Parte dall'analisi dei numeri l'allarme e il conseguente invito del segretario provinciale di Cgil, Andrea Pasa, affinché la politica si muova per dare quelle tanto sospirate e necessarie risposte proprie di un'area di crisi complessa, qual è il savonese.

"Nei prossimi mesi con la disponibilità delle risorse economiche europee - afferma deciso Pasa - si gioca gran parte del futuro del nostro Paese e del nostro territorio. La credibilità dei politici che rappresentano il nostro territorio, dai parlamentari ai consiglieri regionali, si misurerà attraverso i risultati che riusciranno o meno a portare a casa per il territorio che rappresentano (la Provincia di Savona, ndr)".

I risultati fino ad oggi sono però, secondo il numero uno della Cgil provinciale, "molto deludenti: quasi nulla su nuovi investimenti per le infrastrutture, contrariamente a ciò che accade per la provincia di Genova, nulla per la transizione ecologica ed energetica, zero per la sanità territoriale savonese e per gli ospedali del territorio"

"Ma ancora peggio quando parliamo delle crisi industriali del territorio - rincara la dose Pasa - qui la 'politica' fino ad oggi è stata totalmente incapace perfino di concordare con i ministeri interessati gli incontri per discutere delle singole vertenze che interessano solo per la nostra provincia oltre 3mila lavoratrici e lavoratori".

"Sanac, Italiana coke, Funivie, LaerH, Bombardier e Piaggio. Tutte imprese inserite all'interno di filiere strategiche per il Paese (acciaio, areonautico, infrastrutture, e ferroviario). Oltre 3mila lavoratrici e lavoratori della provincia attendono risposte dal Ministro Giorgetti al Mise e dal Ministro Giovannini al Mit, che da oltre tre mesi hanno ricevuto decine di richieste di incontro, da CGIL CISL UIL, dalle istituzioni locali, dalla regione Liguria e dalla Prefettura di Savona, senza mai rispondere ad una sola richiesta".

"È la fotografia della mancanza di autorevolezza della politica locale nei confronti del Governo centrale che rischia di minare il possibile sviluppo di questo territorio anche con disponibilità di ingenti risorse economiche a disposizione - è quindi il richiamo al Recovery Fund, o PNRR - e di trascinare al punto di non ritorno l'industria savonese , l'economia di un intero territorio, che da troppo tempo non riceve la giusta attenzione dal governo centrale dai Ministeri interessati".

"Non bastano le visite dei politici e dei ministri se non ci sono convocazioni ufficiali - aggiunge ricordando i recenti arrivi dei ministri Orlando e Garavaglia nel savonese - Servono a poco gli impegni degli assessori regionali senza poi avere impegni diretti e formali da parte dei ministri. Le lavoratrici e i lavoratori dell'industria savonese pretendono risposte, pretendono una Politica che sia capace di progettare il futuro del nostro Paese e del nostro territorio, passando attraverso la soluzione della tante, troppe crisi industriali e una progettazione seria e condivisa degli investimenti e dell'utilizzo delle risorse europee e nazionali".

"Tutto questo oggi non c'è. Né dalla politica regionale né dalla politica nazionale. Noi non ci arrendiamo perché crediamo che la nostra provincia abbia tutte le carte in regola per poter uscire da questa drammatica situazione economica, sociale, occupazionale e sanitaria con il lavoro, così come sempre accaduto nei momenti più difficili del nostro Paese, con proposte e progetti concreti, in supplenza della politica" conclude il segretario savonese di Cgil.