ELEZIONI COMUNE DI ALBENGA
ELEZIONI COMUNE DI FINALE LIGURE
 / Solidarietà

Solidarietà | 20 maggio 2021, 15:03

Manca il sangue, ma anche i trasfusionalisti. L'allarme di Avis: "Rischiamo la non autosufficienza in provincia"

Dall'associazione la richiesta di superare lo scoglio dell'unicità lavorativa per i dipendenti Asl: "A rimetterci sono i malati. Facciamo appello a medici e infermieri volontari "

Manca il sangue, ma anche i trasfusionalisti. L'allarme di Avis: "Rischiamo la non autosufficienza in provincia"

La necessità di proseguire senza sosta nella raccolta di sangue da un lato, la carenza del personale volontario dall'altro.

E' questa la "imbarazzante e inconsueta" situazione che sta coinvolgendo l'Avis provinciale di Savona e Alisa, l'agenzia ligure che controlla e gestisce la sanità regionale. Da una parte vi è infatti la richiesta "di impegnarci al massimo per la raccolta perché giustamente il sangue è un bene essenziale per la Sanità, dall’altra il nostro impegno viene vanificato dalla carenza del Personale Sanitario".

Lo racconta Giovanni Donzellini, presidente savonese dell'associazione di volontariato, che lancia un appello per superare un ostacolo burocratico di non poco conto: quello dell'unicità lavorativa, secondo cui "non è possibile che un dipendente Asl possa esercitare anche in altro luogo. Inoltre - aggiunge - per poter fare anche solo volontariato deve chiedere l’autorizzazione alla sua struttura".

Una situazione attuale figlia della pandemia, durante la quale "il nostro Personale Sanitario (Medici e Infermieri liberi professionisti che hanno superato un corso di specializzazione specifico per essere trasfusionalisti) è stato in parte assunto dalle strutture ospedaliere dell’Asl2" continua.

"Prima della pandemia la nostra situazione era precaria - ricorda Donzellini - ma si riusciva a gestire le raccolte. Ora la scarsità di questo tipo di personale ci costringe a chiudere delle giornate di donazione. Avis Comunali come Savona, Alassio, Andora, Albenga, Spotorno, Stella e altre (ricordiamo che la Provincia di Savona vanta ben 26 sedi comunali di prelievo distribuite su tutto il territorio) hanno dovuto sospendere delle giornate e la situazione comincia ad essere pesante perché questa condizione dura oramai da quasi un anno. Da un mese all’altro non sappiamo quali sezioni comunali saranno sicuramente aperte causa appunto la disponibilità del Personale Sanitario".

Aperture e chiusure che incidono senza soluzione di continuità sul calendario presentato dall'associazione a inizio anno, tarato su parametri che vengono meno. Nonostante questo, assicura il presidente dell'Avis provinciale, "i nostri donatori hanno accettato di buon grado la pratica della prenotazione e infatti il donatore è modulato nelle giornate di donazione. Ma la penuria del Personale Sanitario è tale che siamo stati costretti ad annullare raccolte già organizzate con tutti gli appuntamenti prefissati".

Il problema è già stato esposto più volte non solo alla struttura superiore, ovvero l'Avis Regionale, ma anche alla Direzione Sanitaria locale per tentare la strada di una convenzione tra l'associazione di volontariato e l’Asl con lo scopo di superare il problema della unicità lavorativa: "Ma attualmente non si riesce ad avere risposte continua Donzellini - Il nostro Regionale ha più volte contattato la Dirigenza di A.Li.Sa esponendo il problema ma la situazione pandemica non ha dato molto spazio a risposte certe".

"Nonostante tutto - ammonisce però - è assolutamente necessario avere una risposta positiva al distacco del Personale Sanitario presso le Udr, anche perché gli unici a rimetterci sono i usufruitoti finali e cioè i malati che hanno bisogno del sangue e non ci si può permettere forse, a tutti i livelli, di perdere tempo con la burocrazia".

"Il nostro grido d’allarme è che continuando di questo passo rischiamo di non poter garantire l’autosufficienza del sangue nella nostra provincia (ricordiamo che il sangue e plasma fornito dai donatori Avis riguarda almeno il 60% di tutto quello fornito nella Provincia). Chiediamo l’aiuto di tutti quei Medici e Infermieri che vogliono avvicinarsi al mondo trasfusionale. Occorre superare un corso FAD e un breve periodo di inserimento presso le strutture adibite alla donazione. Chiunque voglia è pregato di chiamare la segreteria dell’Avis Provinciale di Savona che sarà ben liete di dare tutte le indicazioni del caso. Aiutateci" conclude Giovanni Donzellini.

Redazione

TI RICORDI COSA È SUCCESSO L’ANNO SCORSO A APRILE?
Ascolta il podcast con le notizie da non dimenticare

Ascolta "Un anno di notizie da non dimenticare" su Spreaker.

WhatsApp Segui il canale di SavonaNews.it su WhatsApp ISCRIVITI

Ti potrebbero interessare anche:

Prima Pagina|Archivio|Redazione|Invia un Comunicato Stampa|Pubblicità|Scrivi al Direttore|Premium