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Savona | 09 luglio 2021, 16:10

"Il sapere della Mano, dalla Medicina all’Arte": l'11 luglio a Savona la presentazione del libro di Mario Igor Rossello e Gianfranco Barcella

Appuntamento alle 20.45 al Priamar con il volume che promuove e ricorda lla storia della chirurgia di Savona e la figura del professor Renzo Mantero

"Il sapere della Mano, dalla Medicina all’Arte": l'11 luglio a Savona la presentazione del libro di Mario Igor Rossello e Gianfranco Barcella

Domenica 11 luglio 2021 alle 20,45 nel Piazzale del Maschio della Fortezza del Priamar di Savona si inaugura il XL Corso propedeutico di Chirurgia e Riabilitazione della mano “Renzo Mantero” e viene presentato il volume:

"Il sapere della Mano, dalla Medicina all’Arte"- "The Hand, from Medicine to Art" Renzo Mantero, Maestro della Chirurgia

di Mario Igor Rossello e Gianfranco Barcella

edito in italiano e inglese da Erga di Genova

Il sapere della Mano non racconta solo la storia della chirurgia di Savona e l’importanza che ha avuto nel mondo il prof. Renzo Mantero, ma rappresenta una grande svolta perché - grazie agli autori Igor Mario Rossello e Gianfranco Barcella, in tutto il mondo verrà promossa e ricordata la storia che Savona e il prof. Mantero hanno contribuito a creare. Una storia italiana condensata in un volume in italiano e inglese che - grazie alla tecnologia della realtà aumentata e della lettura dei QR Code attraverso l’App Vesepia - raccoglie i volumi classici partendo dal “Cours superieur de Chirurgie de la main” di Marc Iselin o da “Chirurgie réparatrice et foncionelle des tendons” di Claude Verdan, o ancora il volume monografico sui “Tumori della mano” che hanno contribuito a creare la cultura della chirurgia della mano.

Il sapere della Mano è un viaggio nella mano dell’artista, del musicista, dello sportivo, che si congiunge al futuro della robotica: la bottega savonese du professu, (come Mantero veniva chiamato) infatti, precedette i lavori di équipe che furono poi utilizzati nello studio delle nuove tecnologie. Mantero ne intuì le potenzialità oltre 50 anni fa.
All’interno del Corso propedeutico si è sviluppato un rapporto di lavoro internazionale che ha aiutato la ricerca e grazie a questo volume, Savona potrebbe valorizzare ancor di più la sua eccellenza per la riabilitazione della mano.

Seguirà il concerto “COSI’ FAN TUTTE
Selezione dall’opera di W.A. MOZART
Direzione musicale e pianoforte del Maestro Franco Giacosa,
Regia di Jean Pierre Lozano.
Maestro del coro e di palcoscenico: Andrea Ravazzano
 
Ingresso gratuito previo ritiro obbligatorio del ticket nominativo di presenza presso la biglietteria del teatro G. Chiabrera - Teatro dell'Opera Giocosa dal 5 all’11 luglio

Orario - 10.00 / 12.00 – 17.00 / 19.00.

Tel. 019-801155/ 366-6726682

SESSANT'ANNI DI STORIA, PIÙ DI 300.000 PAZIENTI TRATTATI, UNA NOTORIETÀ MONDIALE

2021: una straordinaria congiuntura di importanti ricorrenze
per il Centro regionale di Chirurgia della mano savonese!

nel 1961, sessanta anni fa, Renzo Mantero debutta sulla scena scientifica internazionale, e lo fa, come suo solito, con “il botto”: il suo testo “La pollicizzazione”, è il primo pubblicato in Italia su questo importante argomento;

- nel 1971, cinquanta anni fa, Renzo Mantero diventa Primario del Reparto di Chirurgia generale dell’Ospedale S. Paolo di Savona, e dà inizio alla Sezione di Chirurgia della mano, ufficializzata nell’anno successivo;

- Nel 1981, quaranta anni fa, si inaugura il I Corso propedeutico di Chirurgia e riabilitazione della mano;

Nel 1996, venticinque anni fa, nasce l’attuale Centro regionale di Chirurgia della mano, che celebra quindi le nozze d’argento con l’Ospedale savonese e la Sanità pubblica italiana;

- Nel 2001, venti anni fa, Mario Igor Rossello diventa Direttore del Centro regionale di Chirurgia della mano, proseguendo l’opera del suo Maestro.

- Nel 2011, dieci anni fa, il riuscito reimpianto dell’arto del pilota di F1 Robert Kubica: la notizia vola in tutto il mondo, il nome di Savona e del Centro di chirurgia della mano savonese raggiunge ogni più remoto angolo del pianeta.

- Nel 2021, anno in corso, si celebra la XL edizione Corso propedeutico di Chirurgia e riabilitazione della mano, dedicata al nome del suo Fondatore, Renzo Mantero.

In sessanta anni di storia più di 300.000 pazienti, provenienti da tutta l’Italia, sono stati trattati nel Centro savonese, un’enorme mole di lavoro che ha permesso di accumulare una straordinaria esperienza clinica e un tale quantità di dati scientifici che ha portato il Centro savonese ad essere conosciuto in tutto il mondo, grazie alle sue pubblicazioni scientifiche e alle relazioni tenute nei più prestigiosi Congressi e Corsi internazionali.

Molto è cambiato in questi sessant’anni: le patologie traumatiche e degenerative che colpiscono la mano si affrontano oggi con maggiore efficacia grazie al crescente avanzamento delle conoscenze anatomiche funzionali, biologiche e biomeccaniche, nonché all’avanzamento tecnologico, allo sviluppo della microchirurgia, delle tecniche artroscopiche e delle metodologie riabilitative. Se le tecniche oggi in uso presso il Centro savonese sono ovviamente cambiate da quelle impiegate decenni fa, non sono cambiati i principi metodologici e la filosofia che hanno costituito e continuano ad essere gli elementi caratterizzanti della Scuola di Renzo Mantero. Dopo un lungo percorso oggi la Chirurgia della mano, nel mondopossiede una propria identità. Diverse sono oggi le Scuole affermate e gli specialisti che ad essa si dedicano a tempo pieno: in questo panorama la Scuola savonese di Chirurgia della mano, fondata da Renzo Mantero sessanta anni or sono, continua oggi ad essere un punto di riferimento nazionale ed internazionale per ogni tipo di patologia, Congenita, Traumatica o Degenerativa della mano. Il testo che presentiamo racchiude le origini, la storia e gli sviluppi di questa incredibile avventura nata in una piccola città dal grande cuore. 

(Dalla presentazione di Mario Igor Rossello).

Renzo Mantero, savonese di adozione, studioso e ricercatore di vaglia internazionale è stato un insigne maestro nella disciplina della Chirurgia della Mano. Savona deve favorire lo sviluppo futuro di una nuova cultura della mano. “U prufessù” è riuscito ad unire, studiando la mano come prima appendice del cervello, la sua vocazione per la ricerca scientifica all'amore per l'arte e per la poesia. È stato sempre sostenuto dallo spirito dell'uomo rinascimentale, desideroso di sapere, nel tracciare una strada maestra per molti giovani medici e la sua meta principe è stata la vita del paziente, da migliorare sempre, in una visione olistica della persona.

Renzo Mantero ha visto con occhi nuovi le mani sia sotto il profilo medico-scientifico che artistico. I suoi studi si sono incentrati anche sul “Cenacolo di Leonardo” e sono di particolare attualità, tenuto conto delle celebrazioni mondiali nel cinquecentesimo anniversario dalla morte del Maestro di Vinci. Il prof. Mantero è partito dall'analisi della fisiognomica e della gestualità normale della mano, quella di tutti nella quotidianità, risalendo a quei codici che hanno dovuto aspettare Freud per essere svelati in modo scientifico.

“Ancora andrebbe sottolineato - sosteneva Mantero - il rapporto fra il Cenacolo e la musica. Purtroppo gli scritti di Leonardo sulla musica sono andati quasi tutti perduti. Leonardo aveva un suo ordine di scrittura che non corrisponde al nostro e amava i rebus. Sono supposizioni ma cercheremo di dare loro un briciolo di supporto scientifico. In uno dei suoi rebus che dobbiamo leggere alla rovescia come tutto quello che scriveva Leonardo, cioè da destra a sinistra, c'è un amo e la soluzione del rebus è <amo-re> quindi l'altro elemento è <re>. Quella che la precede deve quindi essere una chiave di do. Leonardo usa quasi sempre la chiave di do, la chiave pura. Abbiamo preso il ritratto di un Cenacolo e con un artificio fotografico, abbiamo isolato le mani. Per poter simulare la lettura di Leonardo bisogna invertire il Cenacolo. Abbiamo sovrapposto un pentagramma il più possibile somigliante a quello che usava Leonardo e le mani ci potevano stare; eccole dentro al pentagramma”.

“Ho trasferito le note su un rigo musicale – ha rivelato ancora Mantero - e l'ho consegnate al maestro Zanaboni, uno dei più grandi organisti italiani. Quando ho ricevuto la risposta sono rimasto senza fiato: si tratta di un incipit ambrosiano; potrebbe essere una parte di messa, una musica gestuale che si può accompagnare a qualsiasi liturgia.”  

(Dalla presentazione di Gianfranco Barcella)

Comunicato Stampa

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