"Supererò le 1000 preferenze". Lo aveva detto alla vigilia e così è stato. L'assessore uscente Pietro Santi si conferma nuovamente al primo posto nelle preferenze alle elezioni comunali di Savona e lo fa a questa tornata con un numero monstre rispetto a 5 anni fa dove si era fermato a 779.
Arriva a 1296 e dà proprio l'impressione di tenere a galla proprio da solo la lista Toti per Savona. Il pensiero ora va subito alla scelta del candidato sindaco, forse la coalizione di centrodestra ha sbagliato a non pensare a lui?
A posizionarsi al secondo posto è una certezza, come è stato anche nel 2016, per il Partito Democratico e si chiama Elisa Di Padova con in dote le sue 575 preferenze seguita a ruota da Marco Lima del Patto per Savona con 493, una vera e propria sorpresa.
Un altro recordman di preferenze è Francesco Lirosi del Pd che all'ultima tornata non è stato della partita ma che sa ancora come raccogliere consensi fermandosi a 340. Bene anche un altro ex amministratore, l'ex sindaco di Albissola Marina Lionello Parodi sempre nella lista dem con 268.
Nella Sinistra per Savona era testa a testa tra il consigliere uscente Marco Ravera e Maria Gabriella Branca, ma a spuntarla è stato il primo con 249, 200 la seconda. Positivi nella sinistra anche i risultati di Luigi Lanza e Jacopo Marchisio a 144 e 134.
La Lega è tenuta a galla da una new entry per il partito di Matteo Salvini, cioè l'assessore uscente allo sport Maurizio Scaramuzza con 233, seguito dal compagno di lista, il più giovane con le preferenze più alte a 201 Andrea Frigerio.
Bottino da 200 per diversi dem, dal giovane Luca Burlando a 217, 214 il consigliere uscente Paolo Apicella e Andrea Bruzzone a 204. Bene anche il consigliere uscente Giovanni Maida a 185, Aurora Lessi a 183, Alessandra Gemelli 166, Marisa Ghersi 164 e Aureliano Pastorelli a 149.
Il vicesindaco uscente Massimo Arecco in Fratelli d'Italia con le sue 218 preferenze fa "piangere" la Lega, fa sorridere Schirru invece l'avvocato Daniela Giaccardi che tiene a galla la civica grazie ai suoi 194 voti.
Da segnalare certamente nel Patto i 217 voti di Riccardo Viaggi, i 211 di Eleonora Raimondo e 190 di Roberto Besio.
I riformisti sono la sorpresa della coalizione Russo ed è Marco Pozzo di +Europa il più votato con 179 voti con la capogruppo uscente di Italia Viva Barbara Pasquali al secondo posto con 175. Per Azione Massimiliano Carpano terzo a 153, tallonato da Maria Adele Taramasso a 145. Risultato positivo per Fabio Orsi, ex consigliere di Forza Italia 2006-2011, nella lista Toti per Savona con 139.
Nel M5S sfiora i 100 solo il consigliere uscente Andreino Delfino a 97 e nella lista in appoggio ConTe per Savona da segnalare Dario Caruso a 87 e Marina Cresta a 67. Tra le preferenze più alte in Andare Oltre si attesta a 76 Paolo Vaccaro, 66 per Antonella Fabri.
I DELUSI DELLE PREFERENZE
I consiglieri/assessori uscenti soprattutto. Ileana Romagnoli in Toti per Savona è stata surclassata totalmente da Santi, anche se con 147 voti non può considerarsi delusissima. Nella stessa lista Simona Saccone Tinelli si ferma a 93, Alda Dallaglio a 39 e l'ex assessore a Celle Matteo Amenduni a 31.
Nel Pd l'ex consigliere dell'era Berruti Federico Larosa raccoglie solo 105 preferenze, poche anche per i due candidati di Articolo Uno Bruno Larice a 83 e Natascia Vallerino a 64.
Nella Lega Ettore Molino, ex assessore Albissola si ferma a 110 e i consiglieri uscenti Alfredo Remigio e Fiorenzo Ghiso rispettivamente a 119 (comunque terzo di lista) e 58. Non benissimo anche l'assessore uscente, l'avvocato Andrea Sotgiu nella civica di Schirru a 48 e l'ex capogruppo della civica Caprioglio Alessandro Venturelli a 81.
In Fratelli d'Italia si aspettava qualcosa di più nonostante la doppia cifra il presidente del consiglio comunale uscente Renato Giusto a 135, l'ex consigliere in passato di Forza Italia Pierluigi Pesce si stoppa a 88.
Nel Patto per Savona invece l'ex consigliere regionale pentastellato Andrea Melis raccoglie solo 60 consensi, alla pari con lo storico volto della Confcommercio Umberto Torcello. In RiformiAmo Savona sperava di più la consigliere uscente Elda Olin ferma a 66, così come l'ex consigliere Carlo Frumento a 121 (quarto però di lista).
In Forza Italia/Udc nonostante il grande clamore suscitato dall'influencer Giuseppina "Giusy" Rizzotto e dal camion-vela con il suo volto non hanno colpito i savonesi visto che ha ricevuto solo 36 voti. L'esponente Udc Roberto Pizzorno si è fermato a 52.
Solo 52 le preferenze per l'ex candidato sindaco pentastellato nel 2016 Salvatore Diaspro.
Le basse preferenze nelle liste ConTe per Savona, Andare Oltre e Savona Popolare hanno una scusante: non avevano praticamente nessun ex esponente politico ma savonesi che vengono dalla società civile. E' stata comunque sicuramente una bella esperienza.
TUTTE LE PREFERENZE AGGIORNATE DI TUTTI I CANDIDATI DI TUTTE LE LISTE). Al momento mancano comunque le preferenze degli ultimi due seggi, uno del Santuario e uno di Villapiana.