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Politica | 23 giugno 2022, 10:22

Scissione nel M5S, il deputato varazzino Sergio Battelli lascia i pentastellati: "Non mi sento più a casa mia"

Ha deciso di appoggiare il Ministro Di Maio ed entrerà nel gruppo "Insieme per il futuro". Della stessa idea il savonese Valente

Scissione nel M5S, il deputato varazzino Sergio Battelli lascia i pentastellati: "Non mi sento più a casa mia"

"Il Movimento è sempre stata la mia casa e la mia vita a partire dal 2009 e fino a oggi. Ora, però, non riesco più a starci dentro, proprio non ce la faccio".

Il savonese Sergio Battelli, deputato e presidente della Commissione politiche Ue alla Camera, non usa mezzi termini e sbatte la porta dopo lo scontro tra il presidente pentastellato Giuseppe Conte e il ministro degli esteri Luigi Di Maio che ha lasciato il M5S dando vita al nuovo gruppo parlamentare "Insieme per il Futuro".

Il nuovo gruppo è composto da oltre quaranta parlamentari al secondo mandato, 51 deputati e dodici senatori, per un totale di 62 esponenti tra i quali oltre a Battelli è presente il savonese Simone Valente, il vice Ministro Laura Castelli, Vincenzo Spadafora e Manlio Di Stefano.

"Ho pensato molto a queste parole. Ho provato fino all’ultimo a dire la mia. Non mi sono mai nascosto, ho sempre parlato e detto apertamente quello che penso del nuovo corso del Movimento. Non ho mai fatto mistero delle mie enormi difficoltà nel riconoscermi in esso, sia internamente che pubblicamente" prosegue Battelli.

"Potete dirmi tutto quello che volete, fare commenti, insultare e criticare, lo accetto, ma chi mi conosce bene fuori da questi social e mi ha seguito in questi anni, sa che tutto avrei pensato fuorché uscire e che ho sempre fatto di tutto per questo progetto. È una decisione che fa male. Anzi devasta - puntualizza il parlamentare di Varazze - Non voglio accusare nessuno, sarebbe troppo facile, però non riesco più a vivere una vita da separati in casa, proprio non ce la faccio. Mi dispiace enormemente di tutto, di quelle persone conosciute durante questo viaggio incredibile, di coloro che si sono avvicinati e sono scappati, che sono scappati e poi riavvicinati".

"Beppe ha sempre detto che per fare politica nel modo giusto bisogna anche sapersi divertirsi e saper stare bene: oggi per me è una sofferenza e non voglio più passare il tempo a lottare contro i mulini a vento. Non dirò che il Movimento è cambiato rispetto alle origini, troppo facile liquidare la questione in questo modo, e poi non voglio nascondermi: io sono cambiato, tutti sono cambiati, come è normale nella vita - conclude il deputato savonese - Nonostante gli sforzi, non mi sento più a casa mia ma rispetto coloro che credono in questo nuovo corso, non sarò certo io a criticarli da fuori. Io lascio una casa che mi ha ospitato, che ho contribuito da subito e al 100% a costruire, con un dolore immenso la devo salutare e non pretendo di venir capito da chi non mi conosce personalmente. Buon viaggio a tutti".

Nel febbraio del 2021 era stato espulso dal M5S il savonese senatore Matteo Mantero che nel luglio dell'anno scorso è diventato il primo parlamentare di Potere al Popolo.

Luciano Parodi

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