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Economia | 24 novembre 2022, 17:49

Il nuovo Primo Ministro italiano ispirerà nuovi investimenti in Italia da parte delle aziende tecnologiche?

Il 25 Settembre del 2022 gli italiani, accorsi alle urne, hanno dato una risposta chiara e definita sul futuro politico del paese

Il nuovo Primo Ministro italiano ispirerà nuovi investimenti in Italia da parte delle aziende tecnologiche?

Il 25 Settembre del 2022 gli italiani, accorsi alle urne, hanno dato una risposta chiara e definita sul futuro politico del paese. Difatti la vittoria del centro destra è stata schiacciante, con Fratelli D’Italia che ha sbaragliato tutti gli altri partiti affermandosi come maggioranza. La leader politica, Giorgia Meloni, sarà la prima donna premier in Italia.

Il risultato delle urne non ha fatto altro che sottolineare un'eccessiva divisione politica nel paese, con il Movimento 5 Stelle che vince al sud Italia, e l’ormai definitivo crollo del Partito Democratico. Letta non è riuscito a ricompattare le forze di sinistra, anche con una coalizione piuttosto grande, e soprattutto non è stato capace di affermarsi come leader politico.

Mentre Giorgia Meloni è divenuta sempre più l’unica faccia del proprio partito, Letta invece aveva, e ha, tutte le sembianze di qualcuno messo lì in fretta e furia. Anche in questo campo il Movimento 5 Stelle ha trionfato, riuscendo a fortificare ancora di più la figura di Giuseppe Conte, che non ha perso tempo a ribadire che si dedicheranno a una forte, compatta, e giusta opposizione.

La politica italiana come una lunga partita di BlackJack

Il quadro della situazione politica italiana emerso dalle ultime elezioni ci mostra come il paese soffre a causa di una classe dirigente troppo impreparata di fronte al futuro. Oggi l’Italia avrà un governo di centrodestra, eletto democraticamente. Ma come si è arrivato a questo risultato? È ormai assodato che nel nostro bel paese ad ogni elezione il governo reggente cade per fare posto all’opposizione.

Durante la campagna elettorale l’elettore si trova ad assistere a una lunga partita di blackjack dove i grandi partiti si battagliano su qualsiasi tema. Il problema sostanziale risiede nel fatto che bisogna sperare, da elettori, che il banco non sballi altrimenti si rischia di cadere nell’abisso. L’elettore, quindi, non gioca ma si limita a partecipare a questo gioco, cercando di non cadere nei peggiori errori da evitare nel blackjack.

Dunque gli elettori quando vanno a votare non guardano i programmi dei partiti o si lasciano convincere dalle promesse elettorali ma semplicemente votano, per dissenso, il partito opposto a quello in carica. Una situazione quasi grottesca perché così facendo non si andrà mai verso un’innovazione politica ma solo verso l’utopica ricerca di una stabilità.

Tutto ciò esplode in una campagna elettorale ridicola, dove gli uni attaccano gli altri senza parlare di costruzione. Il problema più grande è che spesso non si è d’accordo neanche all’interno della propria coalizione.

L’Italia è oggi un paese sull’orlo del baratro, la cui guida necessita di una sferzata forte e decisa. L’ottima gestione Conte ci ha aiutato a uscire da un momento nefasto come quello da cui stiamo uscendo, grazie a una sapiente gestione delle problematiche, dunque c’è ancora speranza per un futuro più roseo.

La Meloni non ha scuse

Quando il centrodestra è sceso in campo per queste elezioni i tre leader dei rispettivi partiti erano Giorgia Meloni per Fratelli D’Italia, Matteo Salvini per la Lega e Silvio Berlusconi per Forza Italia.

Due su tre leader già sono stati al governo, anche se Salvini non è mai stato premier dato che per ottenere una maggioranza schiacciante dovette coalizzarsi con il Movimento 5 Stelle di Luigi Di Maio, per poi scegliere una figura neutra e super partes come capo del governo, ovvero Giuseppe Conte.

Seppur quindi due esponenti fossero già avvezzi alla guida dell’Italia si è sempre respirata una forte aria che vedeva in testa Giorgia Meloni. Infatti la vittoria di Fratelli D’Italia non è stata una sorpresa, a differenza dell’enorme distacco che ha dato ai vicini di coalizione. La Lega e Forza Italia hanno raccolto entrambi poco più dell’8%, a differenza della Meloni che ha sbaragliato tutti con un incredibile 26%.

Sono dati molto importanti che delineano come il partito di Fratelli D’Italia abbia più credibilità degli altri, soprattutto la sua guida. Con questi risultati la carica di premier italiano a Giorgia Meloni spettava di diritto e così è stato. ora che la campagna elettorale è finita bisogna iniziare a governare il paese.

Un futuro tecnologico?

In Italia la soglia dei poverissimi è alta, così come la disoccupazione e i costi della vita. La Meloni ha l’obbligo di rendere questo paese appetibile a qualsiasi tipo di azienda, soprattutto a quelle nostrane che ormai sono schiacciate dall’Iva, dal caro benzina e dalle tasse.

Ad oggi la tecnologia ha fatto passi da gigante e ha soprattutto dimostrato come non si può immaginare un futuro senza, dunque l’Italia deve far parte di quel mondo. Con la giusta gestione dei fondi il nostro paese potrebbe diventare un polo tecnologico europeo di grande importanza.

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