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Economia | 18 dicembre 2025, 09:49

Quanto costa assumere un dipendente in Italia?

Dalla RAL agli oneri INPS e INAIL: come determinare l'impatto reale di un dipendente sul bilancio aziendale nel 2025.

Quanto costa assumere un dipendente in Italia?

La determinazione del costo del lavoro è uno degli aspetti più importanti per la pianificazione economica delle imprese. Comprendere nel dettaglio tutte le componenti che concorrono alla formazione del costo aziendale di un dipendente consente di ottimizzare le strategie retributive, valutare la sostenibilità degli organici e predisporre budget coerenti con i vincoli normativi e di mercato.

Retribuzione Annua Lorda (RAL)

La Retribuzione Annua Lorda (RAL) è la somma delle retribuzioni lorde corrisposte nell'arco di un anno e costituisce la base di partenza per il calcolo del costo del lavoro. Comprende:

● stipendio base;
 

● superminimi assorbibili e non assorbibili;
 

● indennità contrattuali;
 

● tredicesima e, ove prevista dal CCNL, quattordicesima.
 

Oggi esistono anche strumenti di calcolo RAL automatizzati, va però considerato che il RAL non prende in esame le componenti variabili soggette a maturazione, come premi di risultato, straordinari e fringe benefit, anche se tali elementi possono incidere significativamente sul costo complessivo.

Contributi previdenziali e assicurativi

Oltre alla retribuzione lorda, il datore di lavoro sostiene un insieme di contributi previdenziali e assicurativi dovuti agli enti competenti (INPS e INAIL). La misura complessiva degli oneri varia in funzione del settore, della dimensione dell'azienda e della qualifica del lavoratore, ma generalmente si colloca tra il 27% e il 32% della retribuzione imponibile.

Struttura dei contributi INPS

Gli oneri INPS a carico del datore includono:

● aliquota previdenziale per invalidità, vecchiaia e superstiti (IVS);
 

● contributo per disoccupazione NASpI;
 

● contributo per assegni familiari (CUAF);
 

● contributo per maternità;
 

● contributi minori.
 

La formula di base è:

Contributi INPS = Imponibile previdenziale × Aliquota complessiva datore

L'imponibile previdenziale corrisponde generalmente alla retribuzione lorda, con l'esclusione di alcune indennità o benefit non imponibili.

Premio INAIL

Il premio INAIL viene calcolato applicando un'aliquota variabile in base al rischio associato alla mansione svolta. Le aliquote partono da valori molto contenuti per attività a basso rischio fino ad arrivare a percentuali elevate per lavorazioni particolarmente pericolose.

La formula semplificata è:

Premio INAIL = Retribuzione imponibile × Aliquota rischio INAIL

Costo del lavoro aziendale

Una volta determinata la RAL e gli oneri contributivi, il costo del lavoro complessivo per l'azienda può essere espresso con la formula:

Costo totale annuo = RAL + Contributi INPS + Premio INAIL + Altri costi indiretti

Gli altri costi indiretti includono:

● accantonamenti per TFR;
 

● costi dell'eventuale welfare aziendale;
 

● formazione obbligatoria e facoltativa;
 

● dispositivi di sicurezza;
 

● eventuali indennità sostitutive (es. mensa).
 

Accantonamento TFR

Il TFR rappresenta una quota annuale pari, semplificando, a:

TFR annuo = Retribuzione utile / 13,5

La retribuzione utile comprende tutte le somme fisse e ricorrenti e una parte delle variabili, secondo quanto stabilito dalla normativa.

Esempio di calcolo

Si consideri un dipendente con una RAL di 30.000 €. Ipotizziamo:

● contributi INPS a carico azienda: 30%;
 

● premio INAIL: 1%;
 

● TFR: 7,41% circa dell'imponibile utile.
 

1. Contributi INPS = 30.000 × 30% = 9.000 €
 

2. Premio INAIL = 30.000 × 1% = 300 €
 

3. TFR annuo (approssimato) = 30.000 / 13,5 ≈ 2.222 €
 

Costo totale annuo = 30.000 + 9.000 + 300 + 2.222 = 41.522 €

Questo esempio dimostra come il costo reale per l'azienda possa superare del 35-45% la RAL del lavoratore, variabilità che dipende dal contratto collettivo, dal settore e da specifiche agevolazioni contributive.

Agevolazioni e riduzioni contributive

La normativa italiana prevede diverse forme di riduzione degli oneri, finalizzate a incentivare l'occupazione. Tra le più rilevanti troviamo:

● sgravi per assunzioni di giovani under 36;
 

● esoneri per donne svantaggiate;
 

● agevolazioni per apprendistato;
 

● esoneri per assunzione di percettori di NASpI.
 

Tali misure riducono l'aliquota contributiva INPS a carico del datore di lavoro, abbattendo il costo complessivo del lavoratore.

Il costo del personale in Italia risulta articolato e influenzato da numerose variabili normative e contrattuali. Una corretta pianificazione richiede non solo la conoscenza delle aliquote contributive, ma anche l'integrazione di elementi quali TFR, welfare e potenziali agevolazioni.

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