E' stato bocciato dal consiglio regionale con 17 voti contrari l'ordine del giorno presentato dal Partito Democratico, a prima firma del capogruppo Luca Garibaldi, sull'indizione di un concorso per medici non obiettori, pensato per garantire un diritto alle donne e la piena applicazione della legge 194.
Proprio Garibaldi dichiara: "Oggi in Liguria su 123 medici che operano nelle strutture preposte, solamente 59 sono medici non obiettori che effettuano interruzioni volontarie di gravidanza: meno del 50%. Di fronte a questi numeri l’esercizio del diritto all’interruzione volontaria di gravidanza nei fatti non risulta libero e accessibile pienamente. Ma per la maggioranza in consiglio regionale il problema non sussiste anzi, si accampano scuse tecniche per nascondere quelle che sono mere scelte politiche. Non è infatti giustificabile un 'no' con la scusa che le Regioni non possono disciplinare la materia concorsuale con obiettivi specifici o che non è consentito indicare la condizione di medico non obiettore per la partecipazione a un concorso, perché lesivo di un diritto costituzionalmente garantito. Altre Regioni, come Lazio, Molise e Abruzzo lo hanno fatto, dimostrando che è possibile. Ma in Liguria la giunta non ha alcuna intenzione di mettere in campo iniziative per garantire quello che è un diritto delle donne che spesso invece, sono oggetto di un clima sempre più preoccupante di stigmatizzazione, che tende a colpevolizzarle e nei fatti rendere sempre più difficile il diritto all’interruzione volontaria di gravidanza".