Franciacorta identifica un'area situata nei dintorni di Brescia, in Lombardia. Il nome è diventato sinonimo di vini spumanti di alta qualità e raffinatezza, con i quali tutti abbiamo avuto l’occasione di brindare almeno una volta nella vita. Grazie a meticolosi processi di vinificazione, le bottiglie Franciacorta hanno conquistato una fama mondiale, posizionandosi al fianco delle prestigiose bollicine dello Champagne. Tra i più apprezzati, soprattutto per celebrare occasioni speciali, figurano i vini Franciacorta Satèn, ma, come vedremo qui di seguito, esistono anche altre due tipologie, cioè i Brut e i Rosé.
Le origini del Franciacorta
Il Franciacorta è una denominazione di origine controllata e garantita (DOCG) che identifica un'area geografica specifica nella regione di Brescia. Qui vengono coltivati vitigni pregiati come lo Chardonnay, il Pinot Bianco e il Pinot Nero.
La produzione dei vini Franciacorta si distingue per l'utilizzo del metodo classico, noto anche come metodo tradizionale o metodo champenoise. Questo metodo prevede una rifermentazione in bottiglia, dove il vino base viene sottoposto a una seconda fermentazione per creare le caratteristiche bollicine.
Un vino a denominazione controllata e garantita
La denominazione DOCG è un riconoscimento di qualità e autenticità conferito ai vini che rispettano determinati standard di produzione. Il Franciacorta ha ottenuto questa prestigiosa denominazione, attestando l'impegno e l'eccellenza dei produttori locali nel rispettare rigorosi protocolli di vinificazione.
Tutti i tipi di Franciacorta
Il Franciacorta si presenta in diverse tipologie, ciascuna con le sue caratteristiche uniche. Il Franciacorta Brut è la varietà più comune e si distingue per un colore giallo paglierino con riflessi dorati e un perlage fine e persistente. Al naso, si possono percepire aromi di crosta di pane, lievito, agrumi e frutta secca. Al palato si distingue per la sua freschezza, finezza e buon equilibrio.
Il Franciacorta Satèn, invece, si caratterizza per un colore giallo paglierino intenso con sfumature verdi. Al naso si possono riconoscere note di frutta matura, fiori bianchi e frutta secca come mandorle e nocciole. Al palato, invece, il Saten si presenta più morbido rispetto al Brut, grazie a una minore pressione in bottiglia.
Infine, il Franciacorta Rosé è prodotto utilizzando uve di Pinot Nero che conferiscono un colore rosato più o meno intenso. Questa varietà si distingue per il suo gusto fresco e ben equilibrato, particolarmente apprezzato durante l’aperitivo o nei pasti estivi. Le sue note di frutta rossa, fiori e spezie, infatti, si fondono armoniosamente, regalando un gusto fresco e ben equilibrato.
Abbinamenti a tavola
Il vivace perlage rende il Franciacorta un vino ideale per l'aperitivo. Si può servirlo con antipasti di pesce, salumi di qualità e formaggi freschi ma sempre rigorosamente freddo e nel calice adatto. Si andrà, in genere, a scegliere il Brut o il Satèn per i primi piatti a base di pesce, come risotti alle vongole o pasta con frutti di mare proprio perché presentano profili aromatici complessi e aciduli che, di fatto, si combinano perfettamente a quelli marini. Infine, nel caso di piatti più strutturati come carni bianche o pesce in crosta, il Franciacorta Rosé sarà la scelta più adatta, perché contrappone la sua vivacità alla consistenza dei sapori di questo genere di preparazioni.