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Economia | 01 marzo 2024, 07:00

Mutui online: conviene ancora il fisso?

Nel momento in cui si decide di accendere un mutuo per acquistare casa, una delle prime domande che ci si pone riguarda il tasso di interesse.

Mutui online: conviene ancora il fisso?

Nel momento in cui si decide di accendere un mutuo per acquistare casa, una delle prime domande che ci si pone riguarda il tasso di interesse. In particolare, ci si chiede se il tasso fisso sia ancora conveniente o se non sia meglio puntare su quello variabile.

In realtà, è impossibile dare una risposta univoca a questa domanda. La convenienza di un tipo di tasso d’interesse rispetto a un altro è infatti molto soggettiva e dipende, in gran parte, dalle possibilità economiche e dal livello di rischio che si è in grado di affrontare.

Naturalmente, chiedendo aiuto a un esperto del settore, è anche possibile valutare la convenienza in base alle previsioni sull’andamento dei tassi di riferimento. Inoltre, sfruttando le piattaforme messe a disposizione dalle banche, si possono confrontare fra loro i tassi fissi e variabili dei mutui online, individuando quello più adatto alle proprie possibilità.

Che cos’è il tasso fisso

Quando si parla di “mutuo a tasso fisso”, si fa riferimento a quel tipo di mutuo che permette di sapere fin da subito quanto si dovrà pagare ogni mese per risanare il debito.

In pratica, questo tipo di tasso è, come dice il nome stesso, fisso, ossia stabilito una sola volta, al momento della firma del contratto, non modificabile.

Per definire questo tasso d’interesse le banche usano, quale parametro di riferimento, il tasso interbancario Eurirs, noto anche come IRS.

Mutuo a tasso variabile: le differenze

Diversamente dal mutuo a tasso fisso, quello con tasso variabile non permette di sapere fin dall’inizio a quanto ammonteranno le rate mensili che si dovranno sostenere per tutta la durata del finanziamento.

La cifra di partenza potrà infatti variare, anche notevolmente, in base all’andamento dei tassi di riferimento, ossia il tasso BCE, quello stabilito della Banca Centrale Europea, e il tasso interbancario Euribor. Questo significa che, periodicamente, il mutuatario potrebbe trovarsi a dover sostenere il pagamento di rate molto più pesanti, ma anche molto più leggere.

Come capire quale conviene di più

Eccoci arrivati alla questione centrale del nostro articolo: come capire quale dei due tassi d’interesse è il più conveniente?

Il modo migliore per non commettere errori consiste nel chiedere aiuto a un consulente finanziario indipendente. Questo professionista, dopo aver analizzato con attenzione la situazione finanziaria del cliente, valuterà l’andamento dei tassi d’interesse ed effettuerà delle previsioni sul breve, medio e lungo periodo al fine di indicargli la soluzione migliore.

Questa, come anticipato nell’introduzione, dipenderà dal livello di rischio che il soggetto è in grado di affrontare e dalla sua stabilità economica.

In particolare, mentre il tasso fisso risulta più in linea con le esigenze di chi, avendo uno stipendio basso o, più in generale, una ridotta disponibilità economica, e un bassa propensione al rischio, ha la necessità di sapere fin da subito quale spesa dovrà affrontare mensilmente fino alla completa restituzione del finanziamento, quello a tasso variabile è più idoneo alle persone che, avendo un’elevata disponibilità finanziaria e un’alta tolleranza al rischio, non temono di dover sostenere rate molto più pesanti rispetto a quelle previste inizialmente.

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