Come cambia il panorama dell'imprenditoria femminile in provincia di Savona? Al 31 dicembre 2024, le imprese guidate da donne erano 6.980, pari al 24,5% del totale. Un dato superiore alla media regionale (22,1%) e nazionale (22,2%), ma in leggero calo rispetto all’anno precedente: -45 aziende (-0,6%). Una flessione contenuta, specie se confrontata con il crollo del 2023 (-175 imprese, -2,4%). Questi i dati elaborati dall’Ufficio Informazione economica della Camera di Commercio Riviere di Liguria, al 31 dicembre 2024.
I settori con più presenza femminile sono: servizi alla persona (62,7%); noleggio, agenzie di viaggio e supporto alle imprese (33,5%); agricoltura (32,4%). Ma il commercio (-50 imprese, -2,9%) e l’agricoltura (-22 imprese, -2,5%) sono tra i comparti più colpiti dalla crisi.
Dai dati si nota che crescono le imprese femminili in consulenza e professioni tecniche (+13 imprese, +9,7%), servizi alle imprese e turismo (+9 imprese, +2,9%) e istruzione (+9 imprese, +32,1%).
La maggior parte delle imprese femminili è individuale (68,5%), un dato più alto rispetto alla Liguria (62,9%) e all’Italia (60,5%). Questo evidenzia una forte spinta all’autoimprenditorialità, ma anche una struttura aziendale spesso più fragile.
A livello territoriale, le imprese femminili sono più diffuse a Bormida, Mioglia e Garlenda, mentre restano più rare a Plodio, Stellanello e Boissano. Sono ovviamente dati che risentono di casualità, del tessuto economico storico della singola località e della sua dimensione.
Nel 2024, le donne con ruoli imprenditoriali a Savona erano 13.963, pari al 32,1% degli imprenditori. Le posizioni più comuni annoverano amministratore (39,8%), titolare (34,2%), socio (21,5%). Le over 50 sono il gruppo più numeroso: il 42,5% delle amministratrici ha tra i 50 e i 69 anni.
Mentre le imprese femminili calano, l’occupazione femminile al contrario aumenta. Nel 2023, gli occupati in provincia di Savona erano 106.700, in calo dell’1,5% rispetto al 2022. Ma le donne occupate sono aumentate del 4,5%, portando la quota femminile al 44,9%, sopra la media nazionale (42,2%) e regionale (43,2%).