Le leggi che regolano la tassazione sulle vincite derivanti dal gioco d’azzardo in Italia sono avvolte da un alone di mistero e leggende metropolitane.
C’è chi sostiene che tutte le vincite debbano essere dichiarate oppure chi pensa che vadano inserite nella dichiarazione dei redditi solo se superano i 500€.
In questo articolo vi spiegheremo come funzionano le imposte sulle vincite che provengono dalle scommesse e come si comporta l’Agenzia delle Entrate.
Come funziona la tassazione per gli operatori legali
In molti non lo sanno, ma tutti i proventi generati da giochi che sono sotto la supervisione dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli (ADM) sono tassati a monte e i portali di gioco fungono da sostituti d’imposta.
Ciò significa che se realizzate una vincita su casinò online, tramite bonus benvenuto scommesse, lotterie, gratta e vinci o bingo, riceverete la somma netta, che viene già tassata dall’operatore.
Questo significa che sia che siate in ricevitoria, sia giochiate con il vostro conto online, potete prelevare l’intera cifra senza dovervi preoccupare di segnalarla durante la dichiarazione dei redditi.
Le implicazioni fiscali dei siti esteri o non autorizzati
E se invece volete giocare in un sito estero? Come ci si deve comportare in quel caso per rimanere conformi alla legge? Partiamo col dire che se volete giocare d’azzardo online in Italia, siete obbligati dalla legge a iscrivervi a un sito che possieda regolare licenza ADM.
Se invece vi trovate fuori dal territorio nazionale, ovviamente le vincite saranno soggette alla tassazione del paese in cui vi trovate.
Se per qualche motivo però ottenete delle vincite in un casinò estero e dovete pagare le tasse in Italia, occorre dichiarare l’intera somma sotto la voce “Redditi Diversi” nel Modello Redditi o 730.
Su tutte le vincite vengono applicate imposte secondo gli scaglioni IRPEF:
- 23%,
- 27%,
- 38%,
- 41%,
- 43% .
Anche se decidete di non prelevare la somma e di lasciarla su conti esteri, avete comunque l’obbligo di compilare il quadro RW.
Sempre meglio cercare di adempiere agli obblighi tributari, in quanto in assenza di dichiarazione, si configura un reato fiscale con sanzioni che oscillano tra il 90% e il 180% della tassa originaria.
Aliquote a seconda dei giochi
E le tasse applicate sulle vincite, sono uguali in tutti i casi indipendentemente dal gioco? Ovviamente no. Ecco uno schema riassuntivo che include i principali giochi disponibili sulle piattaforme di scommessa italiane:
Le aliquote trattenute alla fonte nel 2025 prevedono:
- Lotto/Gratta e Vinci: tassa del 20% sulla parte eccedente i 500 €
- SuperEnalotto: 20% sulla vincita oltre i 500 €
- Slot online: 24% del Gross Gaming Revenue, ovvero la differenza tra la vincita e la somma giocata dal giocatore (GGR).
- Casinò live e giochi di carte (es. poker): 25% del GGR
- Bingo online: 11% del GGR
- Scommesse sportive online: 20% del GGR
- VLT: Aliquota PREU pari all’8,6%.
Ma come mai le cifre sono diverse? La tassazione è calcolata sul valore atteso e il return to player (RTP) e dal momento che non tutti i giochi hanno la stessa probabilità di vincita, anche le tasse ne tengono conto.
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