Passano in Consiglio comunale, con il solo voto della maggioranza, le osservazioni del Comune di Albenga al progetto del raddoppio ferroviario. Tra le richieste, maggiore tutela per i privati, una viabilità sostenibile, nuovi servizi e spazi pubblici, oltre a un’attenzione particolare per l’ambiente e il comparto agricolo. Ma la seduta non è stata priva di tensioni: la minoranza, pur partecipando al dibattito, ha abbandonato l’aula al momento della votazione in segno di protesta per il “mancato coinvolgimento”, annunciando l’intenzione di inviare direttamente a Rfi le proprie osservazioni.
“Siamo stati convocati la mattina per la sera, pur sapendo che il giorno dopo sarebbe arrivato il commissario straordinario Macello: un comportamento poco serio e tutt’altro che collaborativo – dichiara il consigliere di minoranza Guido Lucani –. La maggioranza ha voluto solo formalmente coinvolgerci, ma il nostro parere non interessava. In altri Comuni, come Pietra Ligure, maggioranza e opposizione hanno lavorato insieme: qui, invece, si è scelta la strada della chiusura. Anche sulle compensazioni, alcune scelte – come la tribuna dello stadio Riva – sembrano più mosse elettorali che risposte concrete ai territori coinvolti. La nostra uscita dall’aula è stato un segnale chiaro: se le osservazioni sono solo della maggioranza, allora se le votino da soli”.
“Ancora una volta – spiega il consigliere di minoranza Nicola Podio - il sindaco ha scelto la via dell’esclusione e dell’arroganza, ignorando la minoranza e rinunciando al suo ruolo di leader territoriale. Non sono stati convocati i sindaci del comprensorio, privando Albenga di una posizione comune che avrebbe dato forza alle nostre istanze sul raddoppio ferroviario. Così lasciamo a RFI e al Ministero la piena discrezionalità nella scelta delle misure compensative e nella ripartizione dei circa 50 milioni di euro previsti. Le decisioni rischiano di essere prese solo su basi tecniche, senza alcuna visione politica condivisa, e Albenga potrebbe essere penalizzata, nonostante il forte impatto del tracciato. Inoltre, il Comune non ha organizzato momenti informativi per i cittadini, lasciando l’informazione ai comitati, e l’agricoltura, che subirà gravi danni, non riceve le compensazioni necessarie. Presenteremo comunque le nostre osservazioni, ma resta l’amarezza per un’occasione storica persa”.
Il sindaco Riccardo Tomatis replica: “Comportamento insensato, sintomo di chi vuole mettere un piede nelle decisioni, ma al contempo non farlo. Abbiamo cercato di coinvolgerli convocando commissioni dedicate, ma non si sono mai presentati. Ora la minoranza si lamenta di essere stata esclusa. Forse avrebbero voluto partecipare a tavoli dove non era prevista la loro presenza e non a quelli dove davvero avrebbero potuto portare il loro contributo.”
Durante il Consiglio comunale di Albenga di ieri sera, mercoledì 29 ottobre, sono state illustrate dalla dirigente dell’Ufficio tecnico, ing. Franca Briano, le osservazioni del Comune di Albenga al progetto del raddoppio ferroviario.
“Voglio innanzitutto ringraziare gli uffici – afferma il primo cittadino - che hanno lavorato attentamente per analizzare il progetto e presentare le nostre osservazioni, e il consigliere Raiko Radiuk, che ha portato un grosso contributo non solo come consigliere, ma anche mettendo a disposizione le sue competenze tecniche da ingegnere. Come Comune abbiamo predisposto osservazioni sia tecniche sia politiche, queste in particolare sono quelle riferite alle opere compensative che spettano, secondo il Codice degli Appalti (d.lgs. 36/2023), per la mitigazione dell’impatto ambientale e sociale che l’opera avrà sul territorio. Parliamo del 2% del valore dell’opera, pari a 50 milioni di euro, che chiederemo vengano dedicati in buona parte ad Albenga, proprio perché è il Comune che subirà maggiormente l’influenza dello spostamento. Consideriamo che il raddoppio riguarda il tratto tra Finale Ligure e Andora, per una lunghezza complessiva di 32 km, di cui 25 in galleria e 7 fuori galleria, 5 dei quali nel territorio di Albenga”.
“Tra le altre osservazioni che mi preme sottolineare - sottolinea il sindaco - vi è la richiesta rivolta a RFI affinché tutti gli interventi sulla viabilità vengano realizzati prima della cantierizzazione dell’opera, per non sovraccaricare le strade del centro e delle frazioni. Abbiamo inoltre chiesto che i privati che dovranno subire espropri (che chiarisco non stiamo votando in questa sede e che avverranno solo dopo un primo tentativo di trattativa bonaria che farà RFI) vengano indennizzati subito, in modo da non bloccare eventuali aziende che, grazie a quanto ricevuto, potranno riaprire la propria attività altrove. Un altro aspetto che ci sta a cuore è l’utilizzo che avrà la sede dell’attuale ferrovia che diventerà una pista ciclabile. Abbiamo proposto che parte del materiale di risulta dagli scavi possa essere usata per il ripascimento delle spiagge che costeggiano la massicciata ferroviaria. In quella zona, grazie al progetto dei moli, si sono già formate nuove spiagge, ma con un nuovo ripascimento potrebbero essere ampliate, proteggendo così la massicciata ferroviaria da eventuali mareggiate.”
Il sindaco di Albenga ha poi fatto un approfondimento in particolare sulle opere di mitigazione, precisando che le stesse saranno discusse in sede separata anche con Regione Liguria. “Siamo consapevoli dell’impatto dello spostamento a monte della ferrovia e, infatti, abbiamo chiesto molti interventi sul nostro territorio. Tra questi, quello di utilizzare l’area delle Vallette per il conferimento dello smarino. Tale area, nel 2022, è stata attraversata dal fuoco e pertanto servirebbe una deroga alla normativa vigente per permettere di trasformarla da boschiva in zona agricola e restituirla così al mondo agricolo. Tale osservazione è stata condivisa in particolare da Cia e Confagricoltura e pensiamo possa dare risposte importanti a questo settore. Abbiamo inoltre chiesto la realizzazione di impianti sportivi, campi da calcio, l’ampliamento del polo scolastico, la riqualificazione dell’ex scuola di Bastia e la realizzazione di un acquedotto irriguo (anche se siamo stati rassicurati che non saranno toccate né danneggiate le falde acquifere del territorio)”.
“Impedire questa operazione non è possibile: il nostro obiettivo è e deve essere quello di ottenere il più possibile in questo contesto” conclude il primo cittadino
Le dichiarazioni di voto
Il consigliere di minoranza Nicola Podio: “Complimenti agli uffici e al consigliere Radiuk. Grande attenzione è stata posta a questo progetto complesso, sia nella lettura sia nelle valutazioni tecniche, tutte condivisibili.
Oggi ci pronunciamo sulla più grande opera che interesserà Albenga, un intervento destinato a cambiare profondamente la città sotto molti aspetti. Abbiamo un territorio ampio e le ricadute di quest’opera saranno enormi. Le opere compensative sono parametrate sul valore complessivo dell’opera, ma sarebbe stato opportuno che l’Amministrazione avesse coinvolto anche gli altri Comuni interessati, per una più equa suddivisione di tali importi. In questo modo non si sarebbe lasciata a RFI una valutazione esclusivamente tecnica o “scientifica”, ma anche politica. Non sono certo che le valutazioni di RFI terranno conto del fatto che il Comune di Albenga è quello più meritevole di ricevere opere compensative. Non voteremo la delibera per protesta contro l’esclusione della minoranza da tutti i tavoli di confronto sul raddoppio. Avevo chiesto di partecipare al tavolo sull’agricoltura, ma mi è stato negato. Non siamo mai stati convocati, nonostante facciamo parte di questa Amministrazione. Avremmo voluto momenti di partecipazione per offrire il nostro contributo, migliorare le osservazioni politiche e rafforzare le compensazioni a favore del mondo agricolo. Ho l’impressione che sia stato fatto un “libro dei sogni”, ma alcune risorse dovrebbero essere destinate in modo concreto all’agricoltura, ad esempio per interventi sulla viabilità della Piana e sulla zona di Cuneo-Salino. Faremo comunque per conto nostro osservazioni a RFI”.
La consigliera di minoranza Ginetta Perrone: “Speriamo che le opere compensative risolvano molti problemi, ma i terreni sottratti all’agricoltura non vengono tutelati abbastanza”.
Il consigliere di maggioranza Giovanni Pollio: “Mi auguro che vengano accolte tutte le osservazioni. RFI deve cercare di ridurre al minimo l’impatto sul territorio”.
Il consigliere di minoranza Guido Lugani: “Il tema del raddoppio è centrale per il futuro di Albenga e segnerà il nostro territorio per i prossimi decenni. Proprio per questo ci saremmo aspettati un confronto anche con la minoranza. La partecipazione non c’è stata e, di conseguenza, è mancata una visione comune su Albenga e sul suo territorio. Le compensazioni dovranno essere realizzate nelle aree più danneggiate dal raddoppio, in particolare nelle frazioni”.
Il consigliere di maggioranza Raiko Radiuk: “Ringrazio gli uffici per il lavoro svolto: analizzare 2.800 elaborati è stato impegnativo, ma abbiamo fatto qualcosa che guarda alle prossime generazioni. I cambiamenti portano scelte che vanno gestite con l’obiettivo di fare il meglio per il nostro territorio e farlo crescere. Non siamo stati noi a decidere questo progetto: il percorso nasce negli anni ’80, tante le ipotesi pensate negli anni e mai portate avanti. Un raddoppio in sede non era possibile, avrebbe bloccato tutto il traffico ferroviario per 8 anni. Abbiamo pensato e dobbiamo pensare al modo migliore per governare i cambiamenti che il raddoppio porterà sul nostro territorio e trarne più vantaggi possibili. A Roma ci hanno garantito che i privati avranno i dovuti risarcimenti e che il servizio ferroviario migliorerà notevolmente. I treni che percorrono la tratta passeranno da 60 a 120 al giorno, con una significativa riduzione del traffico su gomma. Albenga sarà collegata con Milano e con il Centro Italia in tempi rapidi. Ci attendono scelte difficili e cercheremo di garantire la massima tutela alle aziende agricole e a chi vi lavora.
Dobbiamo intervenire dove possibile, ad esempio nella logistica. Nessun metro di terra deve essere espropriato se non sarà effettivamente utilizzato. Abbiamo chiesto nuovi servizi, opere compensative e molte altre misure, in modo da poter dire che tutto ciò che si poteva fare è stato fatto. Alla minoranza voglio dire: non avete partecipato alla conferenza dei capigruppo organizzata e ora trovate la scusa per non votare dicendo di non essere stati coinvolti. Amministrare significa prendere decisioni, a volte difficili, ma bisogna prenderle”.
Il consigliere di maggioranza Giorgio Cangiano: “Come sempre, è necessario analizzare la situazione con attenzione. In questo momento siamo chiamati a esprimere la nostra visione su un progetto elaborato da enti sovraordinati. Credo che da parte dell’Amministrazione ci sia stata disponibilità a lavorare insieme.
Non partecipare alla votazione è sempre un errore: una cosa è astenersi o votare contro, ma non partecipare è ben altro. Entrando nel merito credo che il sindaco Tomatis che ha parlato nelle sedi preposte a nome della città abbia fatto molto. Aver chiesto che gli indennizzi ai privati arrivino subito è un aspetto molto importante: perdere aziende significa perdere lavoro e attività economiche, ed è questo che va tutelato. Abbiamo fatto molte osservazioni sulla viabilità. È chiaro che il raddoppio avrà un impatto forte e che i risvolti sono difficili da prevedere, ma dobbiamo cercare di ottenere il massimo possibile dalle opere compensative. Spero che su questo punto, in futuro (dato che le opere compensative saranno poi discusse ad un tavolo ad hoc anche con la Regione), ci possa essere compattezza. Le nostre richieste compensative sono state fatte con logica. Sono convinto che abbiamo lavorato al meglio.
Il sindaco Riccardo Tomatis: “La minoranza tenta di mettere un piede nel progetto e, al tempo stesso, di non mettercelo: è un atteggiamento incomprensibile. Sono stati coinvolti nell’iter decisionale, ma non si sono mai presentati alle commissioni. Forse pretendevano di partecipare a incontri dove non era prevista la loro presenza. I rapporti tra i sindaci dei Comuni coinvolti sono molto stretti, ma come potrei andare dai colleghi che perderanno la stazione o la fermata per dire che è Albenga a dover ottenere la maggior parte delle risorse compensative? Dobbiamo però far capire nelle sedi opportune che Albenga è il territorio più colpito dal raddoppio. Per quanto riguarda i terreni agricoli, speriamo che ci venga concessa la deroga per l’area delle Vallette, che potrebbe dare una parziale risposta al consumo di suolo agricolo. Sappiamo che il danno della chiusura di un’azienda agricola ha ricadute su tutta la comunità, per questo cercheremo di tutelare il più possibile il settore. Le opere di mitigazione rappresentano solo un’indicazione iniziale e dovranno essere ridiscusse e definite con protocolli d’intesa tra Regione e RFI”.
La votazione finale ha visto la maggioranza favorevole con 8 voti, mentre la minoranza si è allontanata dall’aula.














