Dopo 18 anni è stato rinnovato l’Accordo Integrativo Regionale con i medici di medicina generale, che dà piena attuazione al Ruolo Unico di Assistenza Primaria (RUAP). L’intesa, frutto del confronto tra Regione Liguria e le organizzazioni sindacali di categoria (FIMMG, SMI, SNAMI), aggiorna il precedente accordo del 2006 e si inserisce nel percorso di implementazione del nuovo modello di assistenza territoriale, con l’obiettivo di rendere il Servizio Sanitario Regionale sempre più vicino ai cittadini e ai loro bisogni.
Con il nuovo accordo, Regione Liguria prevede un investimento economico aggiuntivo di circa 9,7 milioni di euro, destinato a potenziare l’assistenza territoriale attraverso azioni innovative nei livelli assistenziali della medicina generale, disciplinando anche le attività del medico del Ruolo Unico nelle Case della Comunità e rafforzando l’integrazione con l’insieme dei servizi sanitari territoriali. Particolare attenzione va alle zone disagiate, con un incremento del compenso aggiuntivo per assistito che passa da 4 euro a 8 euro e con un aumento della quota forfettaria annuale, che passa da 4.200 euro a 7.000 euro; mentre per le zone disagiatissime l’incremento passa da 5 euro a 8 euro per assistito, oltre a una quota forfettaria annua che va da 6.000 a 10.000 euro. Per chi lavorerà nelle Case della Comunità Hub e Spoke, ci sarà invece un compenso orario aggiuntivo di 2,13 euro a fronte della partecipazione a progetti. Secondo il nuovo accordo, il medico che opera all’interno dell’Aggregazione Funzionale Territoriale percepirà un’indennità di AFT legata al raggiungimento di obiettivi, tra i quali gli screening oncologici.
L’accordo sostiene inoltre il lavoro in team dei medici, prevedendo forme organizzative evolute e modelli di integrazione professionale, come le Aggregazioni Funzionali Territoriali e le Case della Comunità. Queste misure contribuiscono a migliorare l’accessibilità ai servizi di assistenza primaria e a garantire una maggiore continuità assistenziale, anche attraverso l’ampliamento degli orari di apertura degli studi, con l’obiettivo di ridurre il ricorso improprio al Pronto Soccorso.
“L’accordo firmato rappresenta un passaggio fondamentale nel percorso di rafforzamento della sanità territoriale ligure – sottolinea l’assessore alla Sanità Massimo Nicolò –. Con il Ruolo Unico di Assistenza Primaria investiamo in un modello in grado di garantire maggiore continuità delle cure, una presa in carico più efficace dei pazienti, in particolare quelli cronici e fragili, e un rapporto ancora più diretto tra cittadini e medici di medicina generale, con il loro inserimento nelle Case della Comunità, impegnati con un monte orario di 38 ore. Le Case della Comunità saranno quindi disponibili a pieno regime, con i medici che non saranno soli ma saranno coadiuvati da personale infermieristico; si potranno fare esami del sangue e diagnostici, evitando accessi impropri al Pronto Soccorso. Questo accordo sarà anche un incentivo per aumentare il numero degli iscritti al corso per diventare medico di famiglia”.
“In Asl3 – spiega Isabella Cevasco, direttore Sociosanitario Asl3 – abbiamo messo a sistema un importante forcing per garantire un’assistenza territoriale continuativa e capillare. I numeri al momento confermano l’efficacia del programma: i 17 medici di medicina generale RUAP nelle otto Case della Comunità, che in tre mesi, da ottobre a dicembre, hanno effettuato 610 visite; a questo va ad aggiungersi l’offerta delle festività, iniziata con il ponte dell’Immacolata e che nei sei distretti ha registrato 1.285 accessi totali, con 955 visite mediche. L’offerta continua anche a Capodanno, nel weekend e fino all’Epifania; ricordiamo che gli ambulatori sono in accesso diretto nelle sedi, nei giorni e negli orari indicati sul sito di Asl3, che viene aggiornato costantemente”.
L’intesa incentiva poi il miglioramento dell’appropriatezza prescrittiva, anche in funzione della riduzione dei tempi di attesa, promuove il rafforzamento delle politiche vaccinali e riserva grande attenzione alla prevenzione. In questo ambito viene valorizzato il ruolo dei Medici di Medicina Generale nella promozione dell’adesione agli screening oncologici, favorendo diagnosi più precoci e riducendo l’impatto delle malattie sulla salute dei cittadini.
“È un accordo regionale molto importante perché lo aspettavamo da tempo – spiega il segretario provinciale della FIMMG –. Con questo accordo si definiscono le modalità con cui i medici giovani, ma anche i meno giovani, possono svolgere attività all’interno delle Case della Comunità. Altra cosa importante: abbiamo traghettato la nostra medicina di gruppo, con segretari e infermieri, contando sull’attività diagnostica di primo livello. Voglio vedere questo accordo come un rilancio della medicina generale, diventando protagonista dell’attività del territorio, con tutta una serie di strumenti a disposizione per integrarsi col modello PNRR, rilanciando la nostra attività anche nell’ottica di renderla più appetibile per i giovani medici”.
Il Ruolo Unico di Assistenza Primaria (RUAP) è un modello organizzativo del Servizio Sanitario Nazionale che unifica le funzioni del medico di famiglia e del medico della continuità assistenziale (ex guardia medica). Definito da accordi Stato-Regioni, il modello integra le attività ambulatoriali, domiciliari e di continuità assistenziale, dando vita a un’unica figura professionale in grado di rispondere ai bisogni di salute dei cittadini lungo tutto l’arco della giornata.















