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| 04 settembre 2012, 08:14

Piogge acide su Savona? Marco Caviglione offre una spiegazione allo "strano" fenomeno della ruggine repentina

"A proposito del vostro articolo sulla pioggia e la ruggine a Savona: Le piogge acide sono causate essenzialmente dagli ossidi di zolfo (SOx) e, in parte minore, dagli ossidi d'azoto (NOx), presenti in atmosfera sia per cause naturali che per effetto delle attività umane

La vite di una moto coperta di ruggine dopo mezza giornata di pioggia a Savona

La vite di una moto coperta di ruggine dopo mezza giornata di pioggia a Savona

Se non entrano in contatto con delle goccioline d’acqua, questi gas e
soprattutto i particolati acidi che da loro si formano pervengono al suolo
tramite deposizione secca.  I depositi secchi di SOx e di NOx conducono
rapidamente alla formazione dei relativi acidi al suolo.

Nel caso in cui questi gas entrino in contatto con l’acqua atmosferica allora
si originano degli acidi prima della deposizione. In presenza di acqua gli
ossidi di zolfo originano l’acido solforico, mentre gli ossidi di azoto si
trasformano in acido nitrico; di conseguenza queste sostanze causano un’
acidificazione delle precipitazioni.

In effetti da alcuni decenni in molte zone del pianeta si sono registrate precipitazioni piovose, nevose, nebbie e rugiade con valori di pH significativamente più bassi del normale (pH 5,5), cioè compresi tra 2 e 5. L’azione degli acidi che si formano direttamente in sospensione oppure al suolo provoca l’acidificazione di laghi e corsi d’acqua, danneggia la vegetazione (soprattutto ad alte quote) e molti suoli forestali.

Oltre a questo, le piogge acide accelerano il decadimento dei materiali da costruzione e delle vernici; compromettono poi la bellezza ed il decoro degli
edifici, delle statue e delle sculture patrimonio culturale di ogni nazione.

Da notare che, prima di raggiungere il suolo, i gas SOx e NOx e i loro
derivati, solfati e nitrati, contribuiscono ad un peggioramento della
visibilità ed attentano alla salute pubblica.

A tal proposito le precipitazioni acide non rappresentano un pericolo diretto per la salute umana. Il passeggiare sotto una pioggia acida o anche il nuotare in un lago acidificato non è più pericoloso di quanto possa essere farlo in acqua normale.

Invece possono insorgere dei danni alla salute nel caso in cui ci si nutra di
alimenti provenienti da acque acide, per esempio pesci che abbiano accumulato
nel loro corpo grandi quantità di metalli tossici (alluminio, manganese, zinco,
mercurio, cadmio) liberati dai suoli e dilavati nelle acque per effetto dell’
acidificazione.

In ogni caso, i danni più gravi sono provocati dagli inquinanti aerei che causano le piogge acide, ovvero il biossido di zolfo e gli ossidi d’azoto.
Questi gas interagiscono nell’atmosfera formando delle particelle di solfati e
nitrati che possono essere trasportate anche a grande distanza dai venti;
queste particelle possono poi essere inspirate e così penetrare in profondità
nei polmoni.

Le particelle più fini (PM) possono anche penetrare all’interno degli edifici
e contribuire in questo modo al peggioramento della qualità dell’aria negli
ambienti confinati.

Molti studi scientifici hanno individuato una relazione tra gli elevati livelli di particelle fini presenti nell’aria ed un aumento delle patologie a carico del sistema circolatorio e respiratorio (soprattutto asma e bronchiti croniche), ma anche diversi tipi di tumori.

Le emissioni di ossidi d’azoto costituiscono inoltre un serio problema per la
salute anche perché sono in grado di reagire con i composti organici volatili
causando la formazione dell’ozono (un composto la cui presenza è associata all’
aumento di patologie come l’asma e l’enfisema) e di altri inquinanti secondari,
in particolare durante le giornate estive più calde ed afose.

Marco Caviglione, Medico ed esperto di clima

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