Il tempo pazzarello di questo aprile ha causato ben più di qualche raffreddore o un continuo cambio dei vestiti negli armadi tra estate-inverno. I sindaci infatti hanno dovuto emanare in somma urgenza delle ordinanze per la riaccensione dei riscaldamenti, tra questi anche il Comune di Savona, che alle ore 11 di sabato 19 aprile, visto il meteo ha disposto l’immediata accensione dei termosifoni.
“Le aziende, commenta la CNA di Savona, per far fronte alle incessanti richieste ed essendo anche sabato (oltre che la Vigilia di Pasqua!), hanno dovuto richiamare dal riposo tutti gli operatori, con notevole ritardo negli interventi e con costi aggiuntivi a carico delle stesse”.
Insomma, al centro della polemica, la mancanza di comunicazione e collaborazione, e tutto questo, prosegue la CNA:” si è verificato nonostante il 15 aprile, data di spegnimento di tutti gli impianti di riscaldamento siti nel Comune di Savona, i manutentori avessero insistentemente, ma senza alcun ripensamento da parte del Sindaco di Savona, fatto presente che le previsioni erano orientate in maniera univoca, sia per la vigilia che per il giorno di Pasqua, verso condizioni di tempo freddo e perturbato e che pertanto sarebbe stato opportuno disporre una proroga”.
Il Comune ha poi provveduto ad informare la cittadinanza tramite avvisi specifici su radio, cartelloni luminosi, cosa che:”non è stata preceduta da opportuno preavviso alle ditte preposte alle attività di accensione e spegnimento, così che gli operatori sono stati tempestati da chiamate di intervento ancor prima di venire a conoscenza di quanto disposto”.