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Politica | 01 marzo 2015, 18:15

Melgrati a Sotto Pressione: "Il centrodestra unito può battere la Paita"

"Oggi abbiamo l'opportunità incredibile di vincere queste elezioni, perché a sinistra, con le primarie, hanno fatto la figura dei cioccolatai, con voti di extracomunitari, minorenni, si è sentito anche di gente pagata in cambio del voto ed è stata una cosa vergognosa"

Melgrati a Sotto Pressione: "Il centrodestra unito può battere la Paita"

A distanza di qualche mese, uno dei primi ospiti di Sotto Pressione è tornato a trovare Cristiano Bosco negli studi di LiguriaWeb.tv. Il capogruppo di Forza Italia nel Consiglio Regionale della Liguria, nuovamente ospite di Sotto Pressione, per una lunga intervista in cui ha fatto il punto sulla situazione politica del centrodestra ligure, le strategie per le elezioni regionali, e elencato alcune delle sue battaglie. A pochi giorni dal meeting convocato da Raffaele Fitto, Melgrati sceglie Silvio Berlusconi. Non ha dubbi: “Berlusconi tutta la vita. È il leader storico di Forza Italia, dall'otto marzo sarà di nuovo agibile sul piano mediatico, potrà tornare in tv a farsi le sue ragioni”. Sulle difficoltà del centrodestra a trovare una quadra in Liguria, per l'ex Sindaco di Alassio la responsabilità non è di Forza Italia, ma degli (ex?) alleati del Carroccio.

“Il problema è la posizione della Lega Nord, che in qualche maniera sta cercando di marcare il territorio in ogni regione”, ha affermato Melgrati. “Il loro atteggiamento vincola la coalizione, e ci sono problemi su elezioni che non passano solo dalla Liguria, ma anche dal Veneto e da altre regioni. Per questo ho scritto una lettera a Berlusconi, chiedendogli di prendere in mano la situazione con Salvini e di definire la questione, perché in Liguria non si può pensare di non fare una coalizione che comprenda Forza Italia, Lega Nord e tutti gli altri partiti dell'area di centrodestra. Oggi abbiamo l'opportunità incredibile di vincere queste elezioni, perché a sinistra, con le primarie, hanno fatto la figura dei cioccolatai, con voti di extracomunitari, minorenni, si è sentito anche di gente pagata in cambio del voto – la magistratura avrà modo di approfondire – ed è stata una cosa vergognosa”. L'aggettivo “vergognoso” viene utilizzato dal capogruppo forzista anche nei confronti di quegli esponenti politici che, dal centrodestra, sono saltati sul carro del Partito Democratico. “È vergognoso che una parte di quadri ex centrodestra abbia partecipato alle elezioni primarie appoggiando la Paita, cosa che si è ritorta contro di loro”. Un nome su tutti: il Nuovo Centrodestra. “Pensava di essere funzionale al progetto del centrosinistra, con Paita presidente, e oggi si trova a essere schifato dalla stessa Paita e dal centrosinistra. Magari chiedono di entrare nel centrodestra”. NCD che ritorna con Forza Italia, ipotesi possibile? “Gli elettori non hanno responsabilità per il comportamento dei consiglieri NCD in Regione, che hanno sempre fatto da stampella alle iniziative di Burlando, Paita e Montaldo, anche in materia di sanità: questi sono fatti gravi, che non possono ricadere sugli elettori, che fanno parte dell'elettorato di centrodestra. È chiaro che anche l'atteggiamento a livello nazionale di NCD non giochi a loro favore. Se cambiasse nome e non ripresentasse alcuni di questi fenomeni che hanno garantito il voto e il numero legale alla sinistra in Consiglio Regionale, ci potremmo pensare. Abbiamo bisogno di tutto il popolo dei moderati, per vincere”. Dunque, la partita è ancora aperta. Melgrati ne è sicuro. “La speranza è che si faccia un grande rassemblement del centrodestra, con un candidato che sia di sintesi di tutte le forze. Tutti uniti, i sondaggi ci danno attorno al 30%, con la Paita al 31%. Con la discesa in campo di Berlusconi, con un candidato nuovo e forte, si può pensare di giocarsela e cambiare il verso di questa Liguria martirizzata dalla giunta di centrosinistra, che ha fatto un sacco di danno”. E qui, un elenco di accuse. Su infrastrutture “non ha fatto nulla: Gronda, raddoppio ferroviario, ecc.”, la sanità è stata “distrutta dal centrosinistra, abbiamo visto anche ultimamente le mie battaglie per emodinamica, quella ultima che stiamo per promuovere contro la chiusura del reparto di Pediatria del Santa Corona, la chiusura dei Pronto Soccorso assaliti perché manca il personale”, la depurazione “con il problema del depuratore del comprensorio ingauno e ancora oggi non si sa come depureranno città importanti”, i rifiuti “con discariche a cielo aperto chiuse un giorno sì e un giorno no, delle bombe ecologiche, e non si è pensato a un impianto di trattamento con termovalorizzatori per una questione ideologica”. Tutti argomenti per cui, secondo il leader azzurro, la Liguria, riprendendo un modo di dire caro a Renzi, deve “cambiare verso”. Alla domanda sul suo principale rivale politico, Melgrati risponde l'Assessore alla Sanità Claudio Montaldo. Ma se dovesse scegliere con chi andare a cena, tra Montaldo e Angelo Vaccarezza, preferisce non rispondere: “Preferirei andarci con una bella donna”. Sarà una partita a due, tra Melgrati e Vaccarezza, per le liste di Forza Italia in provincia di Savona? L'alassino è diplomatico: “Dobbiamo candidare i migliori campioni che abbiamo sul campo. Credo che sia necessario. L'esclusione non va mai bene. Noi cerchiamo di correre per vincere. Se vinciamo, ci sarà posto per entrambi. Ma spero ci siano altri candidati che possano portare un contributo fondamentale al nostro partito e alla nostra coalizione”. Ma Marco Melgrati, ama di più il ruolo di Consigliere Regionale, o quello di Sindaco di Alassio? “È diverso”, ammette. Elenca le soddisfazioni da primo cittadino, cinque obiettivi raggiunti: “Sono riuscito a riaprire il Grand Hotel dopo quarant'anni, oggi abbiamo una struttura a 5 stelle, di eccellenza, con centro termale, parcheggio sotto la piazza, piazza splendida che serve per spettacoli d'estate e viene utilizzata da bambini, anziani, turisti; l'ampliamento del porto; la nuova casa di riposo a costo zero per il Comune, prima all'affitto dall'ASL; il nuovo campo sportivo a costo quasi zero perché in project financing; gli sforzi perché l'allora Ministro Scajola trovasse i soldi per realizzare l'Aurelia Bis, che permette sviluppo verso l'entroterra, e consente ad Alassio di non rimanere isolata dalle frane”. E da Consigliere Regionale, ricorda le “battaglie importanti, quali la riapertura di Emodinamica H24, che permetterà a chi è infartuato di non dover fare le corse della speranza all'Ospedale di Savona. Santa Corona è DEA di II livello, e deve avere tutte le specialità del protocollo nazionale”.

r.g.

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