Bollette "impazzite" dell'acqua a Finale Ligure: acquedotto e banche si rimpallano la responsabilità

Come al solito non è colpa di nessuno, ma è l'utente che si deve dare da fare per risolvere il problema. In queste settimane diversi clienti dell’Ilce hanno ricevuto a casa un sollecito di pagamento di fatture arretrate per il primo trimestre del 2015. Persone che nella maggior parte dei casi avevano domiciliato il versamento della fattura in banca e che si sono ritrovate nella buca delle lettere un’ingiunzione.

Contattando diversi istituti di credito è emerso che  il disservizio si sarebbe generato a causa di un cambiamento di codice bancario interno dell’Impresa Ligure Costruzioni ed Esercizi S.p.A. La modifica attuata dall’azienda di fornitura dei servizi idrici avrebbe quindi generato l’errore, a causa del quale ora numerosi utenti si trovano a non aver saldato la bolletta, pur avendo la consueta domiciliazione in banca.

Questa mattina abbiamo anche provato a contattare l’Ilce al numero indicato sul foglio per avere spiegazioni, ma il risponditore automatico informa che l’ufficio di Finale Ligure è aperto il martedì e il giovedì.

La soluzione? Secondo quanto ricostruito tramite gli operatori degli istituti di credito sarebbe necessario pagare la bolletta arretrata e poi recarsi presso l’ufficio di via Ferrante Aporti, aperto solo due giorni a settimana, e chiedere nuovamente la domiciliazione bancaria. Sulla bolletta ricevuta dagli utenti ad aprile, relativa ai consumi di gennaio, febbraio e marzo è riportato, come di consueto, che il pagamento della fattura sarà addebitato sul conto corrente.

Fortunatamente, per legge, l’erogazione dell’acqua non dovrebbe essere sospesa, ma ci saranno more in arrivo? Voi avete ricevuto il sollecito? Scriveteci a direttore@savonanews.it