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Attualità | 08 agosto 2016, 18:39

Degrado nelle case popolari di via Milano, il sindaco di Savona sollecita Arte: "Entro agosto cancelli per impedire l’accesso agli estranei"

Dopo l'ennesimo incendio "doloso" di ieri, sopralluogo del primo cittadino per verificare le condizioni di insicurezza dei residenti che denunciano: "Cortile e garage covo per spacciatori, persone che si drogano, ma anche di senza fissa dimora che trascorrono la notte nel seminterrato lasciando rifiuti e deiezioni".

Degrado nelle case popolari di via Milano, il sindaco di Savona sollecita Arte: "Entro agosto cancelli per impedire l’accesso agli estranei"

“Siamo abbandonati a noi stessi, non siamo sicuri nelle nostre case”. Questo il grido di disperazione lanciato dai residenti al civico 11 delle case popolari di via Milano a Savona dopo l’ennesimo episodio che ha trascinato nella paura l’intero vicinato. Ieri infatti, domenica pomeriggio, è scoppiato un incendio nei garage sotterranei la cui entrata è adiacente al civico 11 (non più adibito a tale funzione oramai da tempo). Tanto fumo e paura per i residenti che non hanno dubbi sull’origine dolosa del rogo. Questo infatti non sarebbe il primo episodio, ma un fatto analogo era avvenuto nel febbraio scorso quando aveva preso fuoco parte del garage nell’area sinistra del caseggiato. I residenti hanno paura e hanno denunciato, nuovamente, lo stato di degrado delle case popolari di via Milano: spaccio, alcool, piccola criminalità. Il cortile e il garage sotterraneo (condominiale) è diventato covo per spacciatori, persone che si drogano (sono molte le siringhe ritrovate nell’area) ma anche di senza fissa dimora che trascorrono la notte nel seminterrato e di persone che bivaccano lasciando rifiuti e deiezioni.

“Non siamo più sicuri nelle nostre case, abbiamo paura”, afferma Giovanna Sigari, residente del civico 11 di via Milano che, come Amor Rafika, Rosanna Trianni, Alessia Zunino, Paola Quaglia, Sofia Angela e Cristina Reverdito, considera la situazione di degrado insostenibile. “Droga, spaccio, piccola criminalità: abbiamo paura per i nostri figli. Di sera c’è il coprifuoco per il timore di persone che bivaccano, usano sostanze stupefacenti o alcool. Abbiamo segnalato più volte ad Arte e alla polizia municipale diversi episodi ma non è mai cambiato nulla”. All’Agenzia Regionale Territoriale per l’edilizia che si occupa della gestione della case popolari erano stati denunciati più volte dai residenti gli episodi di malavita, la sporcizia, il degrado la mancanza di sicurezza ed era stato chiesto un cancello all’entrata del cortile e dei garage per impedire il passaggio a persone “non gradite”. Ma Arte avrebbe ”chiuso” l’entrata ai garage sotterranei, non più utilizzati per le auto perchè ritenuti inagibili, solo con una transenna, facilmente oltrepassabile, “senza risolvere il problema”, secondo i residenti.

“C’è una totale mancanza di igiene e sicurezza, venti anni fa la situazione era diversa ed è peggiorata negli ultimi anni”, afferma Giulio Bronzo. I problemi non riguardano solo episodi di criminalità, i residenti denunciano anche il degrado e l’inagibilità degli appartamenti: “Infissi rotti, persiane che cadono con il vento, topi negli scantinati. Molti appartamenti si presentano in condizioni penose ma Arte, nonostante tutto, tiene alti i prezzi per l’affitto – afferma Cristina Reverdito – Vogliamo capire anche perché ci sono molte e troppe irregolarità nei pagamenti, come per chi con reddito zero, paga tanto da non poter arrivare a fine mese”. Presente questo pomeriggio al sopralluogo anche Giorgio Barisone del Partito Comunista dei Lavoratori: "Degrado chiama degrado, abbiamo denunciato più volte la situazione insostenibile delle case popolari, e questo è uno dei tanti casi. Speriamo che Arte intervenga prontamente per risolvere i problemi di sicurezza con le cancellate ma che risolva anche un altro problema che riguarda la condizione degli appartamenti. Infatti su 215 locali, 12 sono vuoti o perchè sono inagibili o perchè assegnati a persone che poi non l'hanno occupati". 

Case popolari di via Milano, una pagina del degrado savonese che l’amministrazione non ha lasciato trascurata: infatti, dopo l’episodio di ieri e le proteste dei residenti, il sindaco Ilaria Caprioglio ha deciso di effettuare questo pomeriggio un sopralluogo nella abitazioni del civico 11 per parlare con i cittadini. Il primo cittadino è stato accompagnato dagli assessori Cristina Bellingeri, Ileana Romagnoli e dal consigliere comunale di maggioranza Simona Saccone Tinelli che segue da tempo le vicende legate alle case popolari a Savona: “Ho preso a cuore le istanze dei residenti di via Milano, la situazione di degrado è davvero insostenibile. Dallo spaccio alla piccola criminalità, il cortile e i garage nel piano sotterraneo rimangono aperti a balordi e senza fisa dimora che lasciano rifiuti, siringhe e deiezioni che mettono a rischio non solo la sicurezza ma anche la salute. Aspettiamo collaborazione da Arte per dare dignità a questi cittadini”.

Il sindaco di Savona Ilaria Caprioglio ha sollecitato Arte per l’installazione dei cancelli richiesti e il questore per effettuare controlli e garantire la sicurezza i residenti:  “Appresi i fatti di ieri mi sono preoccupata – ha affermato il primo cittadino – Così oggi con il direttore di Arte abbiamo fatto un sopralluogo e visto una situazione difficile. Da molti mesi mancano i cancelli all’ingresso del cortile e dei garage sotterranei: di conseguenza la sera questi luoghi si riempiono di persone che non vivono in questi palazzi ma sono dedite allo spaccio e alla tossico dipendenza. E’ una situazione molto difficile per gli abitanti che non sono sicuri e non si sentono sicuri. Arte ci ha assicurato che le cancellate sono quasi pronte e che entro fine agosto saranno installate, questa provvederà inoltre allo sgombero del materiale ingombrante presente nelle cantine. Ho anche chiamato il questore per chiedere un maggiore controllo in questo mese di agosto in cui i cancelli non saranno ancora montati, per rassicurare le persone che qui vivono. Faremo un nuovo sopralluogo ad inizio settembre per verificare che le cancellate siano state installate e che la zona risulti più sicura”.

Debora Geido

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